A Itaca 141 Ma intanto, finora, il nostro re non è tornato e la regina si dispera. No, guarda, puoi dire quello che vuoi: io crederò che Ulisse è vivo solo quando me lo vedrò davanti in carne ed ossa . «E io sono pronto a scommettere che il tuo re è sulla via del ritorno. Anzi, magari è già qui, nascosto da qualche parte, e aspetta solo il momento buono per uscire allo scoperto , gli replicò l eroe. Eumeo gli lanciò uno sguardo perplesso. Quello straniero parlava con tale sicurezza, che lì per lì gli venne il dubbio che avesse ragione. Ma il suo scetticismo era più forte di lui: «Sciocchezze! , concluse; poi si rivolse all ospite. «Sarà quello che Zeus vorrà! Noi mortali non possiamo conoscerlo il destino , mormorò. «Ma qui, chiacchiera che ti chiacchiera, si è fatta l ora di cena. Cosa ne dici di un bel maiale cotto allo spiedo? Ti andrebbe? . «Altro che! , rispose l eroe avvicinando le mani intirizzite al fuocherello che crepitava allegramente. Eumeo sgozzò due maialini da latte, li infilzò sullo spiedo e cominciò a farli cuocere a fuoco lento. Il profumo della carne arrostita riempiva la capanna e faceva impazzire i cani che reclamavano abbaiando la loro parte di cena. Fuori cominciava ad imbrunire e nel cielo si aprivano ad uno ad uno gli occhi delle stelle, quando Atena assunse l aspetto di Mentore e riprese il suo posto accanto a Telemaco, sulla nave che lo stava riportando a casa. Telemaco riconosce Ulisse «Tra poco saremo a Itaca, Telemaco, è ora di alzarsi! , diceva la dea scuotendolo leggermente per le spalle. «Ho dormito tanto? , rispose il giovane mentre si stropicciava con le dita gli occhi ancora pieni di sonno. «Quattro o cinque ore, forse. Ma adesso ascoltami, ci sono novità: i Proci ti hanno teso un agguato. Hanno spedito al-