18 VERSO ITACA finché alcune serve infedeli non scoprirono ogni cosa e la denunciarono ai principi . «Come scherzetto non c è male , ridacchiò il dio, «anche se immagino che i Proci non l avranno presa tanto bene . «Già. Da allora si sono fatti ancor più sfrontati di prima . «E Telemaco che fa? . «Soffre in silenzio, povero ragazzo, come sua madre , rispose la dea. «Qualche volta ha anche tentato di opporsi alle malefatte di quei bulli. Ma è ancora troppo giovane e inesperto per contrastarli come si deve. E poi, è solo, senza alleati. Così mi è venuta un idea. Ascolta: assumerò l aspetto di Mente, il re dei Tafi, grande amico di Ulisse, e andrò a Itaca. Telemaco mi ospiterà nel suo palazzo, vedrai!, e col pretesto di parlargli di suo padre cercherò di rincuorarlo. Gli dirò che non tutto è perduto; che forse il re è ancora vivo da qualche parte, eccetera. Infine, lo incoraggerò a partire alla ricerca di sue notizie. Cosa ne dici? . «E brava! , sghignazzò Ermes arruffandosi i bei riccioli. «Così, magari, oltre al padre, si perderà anche il figlio, e di un male ne avremo fatti due . «Rassicurati , gli ribatté Atena bruscamente, «io sarò sempre al suo fianco, invisibile, e non gli farò mancare la mia protezione . «Beh, allora, buona fortuna! , mugugnò il dio e si dileguò come un lampo fra le colonne del vestibolo lasciando la dea con un palmo di naso. Il piccolo Ermes Itaca è un isoletta affacciata sul mare come un fiore sull acqua. Atena vi si recava spesso, specie d estate a prendere il fresco vicino alla Grotta delle ninfe3 e a godersi la musica del vento in mezzo agli ulivi. Conosceva a memoria le stradine 3 Grotta delle ninfe: la grotta, che esiste realmente ed è visitabile, sorge a nordovest del porto di Itaca.