60 VERSO ITACA «Allora, cara, devi curare di più il tuo aspetto. Perciò stamani andrai al fiume a lavare le tue vesti e quelle dei fratelli. D accordo? . «E tu verrai con me? , le domandava la fanciulla. Ma Atena neanche la sentiva più. Ormai aveva raggiunto il suo obiettivo, e con un balzo uscì fuori dal sogno. «Verrai con me? , ripeteva Nausicaa, mentre un soffio di vento entrato dalla finestra le accarezzava la faccia. Aprì gli occhi e si guardò intorno un po delusa: «Era solo un sogno! , mormorò rizzandosi a sedere sul letto. Poi rivolse lo sguardo alle sue vesti, ammucchiate in un angolo della stanza. «Però Ippolita aveva ragione: sono proprio disordinata. Ora vado dal padre e gli chiederò il permesso di andare al fiume a lavare con le ancelle . Alcinoo oltre ad essere un buon re era anche un padre affettuoso. Così, quando Nausicaa gli corse incontro, tutta allegra, per raccontargli il sogno e chiedergli il permesso di andare al fiume a lavare le vesti, lui la ascoltò pazientemente, anche se aveva molto daffare. «I sogni mattutini sono sempre veritieri9, mia cara , osservò il re. «E comunque, sogno o non sogno, lo sapevamo già che sei un po sbadata , concluse minacciandola scherzosamente con la mano. Dopo di che diede ordine ai servi di preparare il carro, su cui le ancelle caricarono le ceste con la biancheria sporca e le provviste di cibo. Lo straniero Il sole era alto, il cielo azzurro e l aria ancora fresca del mattino sfoggiava tutti i profumi più dolci della primavera, quando Nausicaa e le ancelle arrivarono nel bosco. Subito si misero a lavare le vesti di buona lena, sguazzando felici 9 I veritieri: si tratta di una credenza molto comune presso i popoli dell antichità.