I TEMI E I MESSAGGI

1 Gli adulti mi hanno consigliato di lasciar perdere i disegni di serpenti boa dall’esterno o dall’interno, e di interessarmi piuttosto alla geografia, alla storia, all’aritmetica e alla grammatica. (…)
Perciò ho dovuto scegliere un altro mestiere e così ho imparato a guidare gli aerei. Ho volato un po’ dappertutto, in giro per il mondo. E devo dire che la geografia mi è servita parecchio. Sapevo riconoscere al primo colpo la Cina dall’Arizona. È piuttosto utile, se ci si perde, di notte.

(pagina 19)

Girare il mondo, per di più guidando un aereo, si può davvero definire una vita avventurosa. Ma, se leggi con attenzione le prime righe del romanzo, vedrai che l’avventura era entrata già prima nel mondo del narratore.
a. Come si intitola il libro che, a sei anni, lo aveva tanto colpito con una delle sue illustrazioni?
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b. Di che cosa parlava quel libro?
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c. Perché si può dire che, in quel modo, l’avventura era già entrata nel mondo del giovanissimo, futuro pilota?
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d. Il narratore allude al fatto di volare di notte: perché farlo di notte è più avventuroso (specie con i mezzi tecnici del 1930), che di giorno?
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