Patrizia Gorgerino

Raffaella Beolé

Annabel Pope

A chi è rivolto il testo
 Questa grammatica presenta tutte le strutture indicate nel Quadro Comune Europeo di Riferimento comprese nei livelli da A1 a C1 ed è rivolta agli studenti di Scuola Secondaria di Secondo Grado di qualsiasi tipo di indirizzo. Essa può essere utilizzata per uno studio sia in classe che autonomo.
 
 
 Struttura del testo
 La parte normativa
 Si compone di 20 macro-aree grammaticali, divise in 118 argomenti strutturali con sezione normativa sulla pagina di sinistra e sezione pratica sulla pagina di destra per un più agevole percorso di lettura e comprensione.
 L’esposizione delle regole è spesso suddivisa in una prima parte che riguarda la forma, seguita da una seconda dedicata all’uso, cioè alle varie situazioni nelle quali la struttura può essere utilizzata. Le spiegazioni snelle ed esaustive sono sempre in italiano ma sono corredate da numerosi esempi in inglese con traduzione a fianco; attraverso un’analisi comparativa con l’italiano, esse portano lo studente a soffermarsi sulle analogie e sulle differenze tra le due lingue.
 La pagina presenta un layout chiaro che aiuta a comprendere immediatamente la gerarchia delle informazioni, anche tramite l’uso costante di rubriche a tema e simboli:
 • Oddities – tratta i casi particolari, quelli cioè che si discostano dalla regola generale;
 • In Addition – presenta approfondimenti nella forma o nell’uso della struttura;
 • Communication – esamina gli aspetti comunicativi della lingua;
 • Language – espone variazioni e ampliamenti lessicali pertinenti alla struttura;
 • Grammar in translation – richiama punti particolari di speciale rilevanza o difficoltà nella traduzione da una lingua all’altra;
 • EN=IT – evidenzia le analogie con la lingua italiana;
 • EN≠IT – indica i contrasti nell’uso di due strutture tra le due lingue;
 • EN≠EN – individua i contrasti nell’uso di due strutture all’interno della stessa lingua inglese;
 • = specifica possibili alternative comunicative o grammaticali;
 • ! – punta l’attenzione su un aspetto importante della spiegazione o mette in evidenza un’eccezione;
 • ? – puntualizza le modalità per formulare una domanda connessa con la struttura trattata e/o l’aggettivo, avverbio o pronome interrogativo adeguato;
 • B2 – segnala le parti che si riferiscono al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento. La parte normativa viene completata da un’ampia gamma di Appendici, indicate con le lettere dalla A alla Z. Queste pagine richiamano argomenti trattati nei singoli capitoli (ad esempio: le coniugazioni dei verbi be, have, di un verbo regolare o irregolare, l’uso degli ausiliari, i phrasal verbs, ecc.) o presentano argomenti nuovi (ad esempio: verbi, nomi, aggettivi o espressioni seguiti da preposizione, le unità di misura, le abbreviazioni per gli sms, ecc.).
 
 Sulle Risorse Online si trova il Core Knowledge, cioè una serie di schede che ripropongono i contenuti normativi di ognuna delle 20 macro-aree in forma sintetica e/o tabellare, permettendo di verificarne la comprensione globale: le strutture qui trattate costituiscono i nuclei fondamentali di conoscenza.
 Un indice analitico particolarmente accurato completa l’opera e facilita la ricerca degli argomenti.
 La parte applicativa
 Presenta un numero molto elevato di esercizi – oltre 1100 – che consentono un immediato momento di verifica dei contenuti esposti. Gli esercizi sono di varia tipologia: abbinamento, completamento, lessico, produzione orale e scritta, ascolto, trasformazione, inclusi esercizi tipici delle certificazioni PET e FCE, e sono disposti secondo un criterio di gradualità rispetto all’argomento trattato.
 Utilizzano materiale talvolta autentico e talvolta adattato al livello di competenza dello studente
 con forte presenza di attività comunicative. Sono spesso accompagnati da disegni che facilitano la comprensione degli esercizi stessi.
 Alla fine di ogni macro-area grammaticale, una batteria di esercizi – denominata Round-Up – riepiloga i vari aspetti strutturali presenti in essa. Tali esercizi comprendono anche la traduzione di frasi dall’italiano all’inglese, intesa come momento di controllo ulteriore della padronanza delle strutture e delle funzioni proposte.

Nomi

1 Genere dei nomi

2 Nomi comuni astratti

3 Nomi propri

4 Plurale dei nomi

5 Singolare vs plurale

6 Nomi numerabili e non numerabili

7 Nomi composti

Round-up 1

Articoli

8 Articolo indeterminativo a/an

9 Uso di the con i nomi comuni

10 Uso di the con i nomi propri

11 Uso di the in presenza di aggettivi

12 Uso di the con le espressioni geografiche

Round-up 2

Pronomi personali

13 Pronomi personali soggetto

14 Pronomi personali complemento

Round-up 3

Il possesso

15 Aggettivi possessivi

16 Pronomi possessivi

17 Usi particolari degli aggettivi e pronomi possessivi

18 Forma possessiva con ’s o genitivo sassone

19 Possesso con of

Round-up 4

Altri aggettivi e pronomi

20 Aggettivi e pronomi dimostrativi: this-these, that-those

21 Partitivi: some, any, no, none

22 Aggettivi e pronomi distributivi

23 Pronomi e avverbi indefiniti (composti con some, any, no, every)

24 Aggettivi, pronomi e avverbi di quantità

25 Pronomi indefiniti one, ones

26 Pronomi riflessivi e reciproci

27 Espressioni con significato riflessivo

Round-up 5

Aggettivi qualificativi

28 Aggettivi qualificativi

29 Comparativo di maggioranza

30 Comparativo di uguaglianza

31 Comparativo di minoranza

32 Superlativi

Round-up 6

Numeri

33 Numeri cardinali

34 Numeri ordinali

35 Numeri distributivi

36 Numeri frazionari

37 L’ora

38 Date

39 Numeri telefonici

Round-up 7

Avverbi

40 Avverbi di modo

41 Avverbi di frequenza

Round-up 8

Preposizioni

42 Preposizioni di tempo

43 Preposizioni di stato in luogo

44 Preposizioni di moto

45 Preposizioni varie

46 Le preposizioni to/for e il doppio accusativo

Round-up 9

Presenti

47 Be, present simple

48 There is, There are

49 Have got/Have, present simple

50 Present simple

51 Present progressive

52 Present simple vs present progressive

Round-up 10

Passati

53 Present perfect simple

54 Present perfect progressive

55 Duration form

56 Be (past simple)

57 There was/were

58 Past simple

59 Present perfect vs past simple

60 Il passato abituale: used to

61 Il passato abituale: would

62 Past progressive

63 Past perfect simple e progressive

64 Duration form riferita al passato

Round-up 11

Futuri

65 Future simple: shall/will

66 Future simple: be going to

67 Altri modi per esprimere il futuro

68 Shall/Will vs be going to vs present simple vs present progressive

69 Future progressive

70 Future perfect simple

71 Future perfect progressive

72 Duration form riferita al futuro

Round-up 12

Altri modi

73 Imperative

74 Conjunctive o Subjunctive

75 Conditional

M I verbi: modi, tempi e forme I verbi si possono distinguere in base   al modo: in modi finiti e modi infiniti   al tempo: in tempi simple, progressive, perfect, perfect progressive   alla forma: in forma attiva e forma passiva   Modi finiti e modi infiniti   I modi finiti (indicativo, congiuntivo, condizionale, imperativo) possono essere usati sia in frasi principali (cioè frasi che hanno, da sole, un senso compiuto) che in frasi subordinate (cioè in frasi che dipendono da un altra frase per avere un senso compiuto). Essi hanno sempre un soggetto esplicito, cioè espresso. Fa eccezione solo l imperativo, che non richiede l uso del soggetto. ! In inglese il soggetto con i verbi espliciti non può essere sottointeso, neppure se è già stato citato nella frase precedente.   Robert is thirty. He is married with two children. Robert ha trent anni.   sposato con due bambini. She s going home because she s tired. Va a casa perché è stanca. Si può omettere il secondo soggetto, se è uguale al primo, in frasi coordinate separate da una virgola o introdotte da and o but.   She s 15 and lives in York. Ha 15 anni e vive a York.   I modi infiniti (infinito, -ing form, past participle) sono utilizzabili solo in frasi secondarie e non hanno mai un soggetto esplicito.   We decided to go home. Abbiamo deciso di andare a casa.   Tempi simple, progressive, perfect, perfect progressive Questa distinzione vale sia per i modi finiti che per quelli infiniti.   Tempi simple   Si usano i tempi simple in situazioni simili all italiano.   He plays rugby every day. Gioca a rugby tutti i giorni. He played rugby yesterday. Ha giocato a rugby ieri. He will play rugby tomorrow. Giocherà a rugby domani.   Il present simple e il past simple si formano senza ausiliari alla forma affermativa. Alla forma negativa e interrogativa richiedono, invece, rispettivamente l ausiliare do/does oppure did + la forma base (tranne che be, have got e i verbi modali).   Il future simple e il conditional simple utilizzano rispettivamente gli ausiliari will e would + forma base in tutte le forme. 452 M I verbi: modi, tempi e forme 

M I verbi: modi, tempi e forme

forma affermativa I work he works past simple he worked future simple shall/will he will work conditional simple he would work imperative work infinitive simple to work -ing form working present simple forma negativa I do not work he does not work he didn t work he will not work he would not work don t work not to work not working forma interrogativa do I work? does he work? did he work? will he work? would he work?   Tempi progressive (o continuous)   I tempi progressive (o continuous) indicano sempre un azione in svolgimento.   He is playing rugby. Sta giocando a rugby. (l azione si sta svolgendo adesso) He was playing rugby. Stava giocando a rugby. (l azione si stava svolgendo in un certo momento passato) He will be playing rugby. Starà giocando a rugby. (l azione si starà svolgendo in un certo momento futuro)   Si formano tutti con l ausiliare be (coniugato al tempo desiderato) + la -ing form del verbo principale. Nella forma affermativa, negativa e interrogativa non richiedono l uso di un ulteriore ausiliare. forma affermativa I am working he is working he was working past progressive they were working future progressive he will be working conditional progressive he would be working infinitive progressive to be working present progressive forma negativa I am not working he is not working he was not working they were not working he will not be working he would not be working not to be working forma interrogativa am I working? is he working? was he working? were they working? will he be working? would he be working?   Tempi perfect   I tempi perfect indicano un azione svolta in un momento precedente al momento nel o del quale si sta parlando.   Esistono nella forma simple e progressive .   I tempi perfect simple si formano con: l ausiliare have + il past participle del verbo principale.   Alla forma affermativa, negativa e interrogativa non richiedono l uso di un ulteriore ausiliare.   He has just played rugby. Ha appena giocato a rugby. (L azione si è svolta in un momento precedente al presente) He had played rugby when he came here. Aveva giocato a rugby quando venne qui. (L azione, he had played rugby, si era già svolta nel momento passato del quale stiamo parlando, when he came here) He will already have played rugby when he comes here. Avrà già giocato a rugby quando verrà qui. (L azione, cioè He will already have played rugby, si sarà già svolta nel momento futuro del quale stiamo parlando, cioè when he comes here) M I verbi: modi, tempi e forme 453 

Grammatica completa per studenti di Scuola Secondaria di Secondo Grado, coprendo livelli da A1 a C1, con esposizione chiara delle regole, esempi bilin

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