32 4 capitolo Timoteo Le otto e otto. Aiuto! Corro, corro, corro! Se non altro, da domani e per una settimana intera, non arriverò in ritardo. Viva le vacanze! Lancio tutto me stesso, zaino compreso, sul banco. Non mi accorgo che c è qualcosa poggiata sopra che probabilmente ho schiacciato. Imbarazzato, sotto gli occhi di Lodo e Benedetta, mi ricompongo, mi siedo e ricomincio a respirare. «Ciao «Ciao . E con un cenno insofferente Benedetta mette fine ai saluti di benvenuto. Lodovica è strana in questi giorni. Come se il sole non ravvivi più i suoi lineamenti, come se lei abbia deciso di rendersi brutta e forse anche brutale, a suo modo. Vedo le righe blu delle vene farsi strada sul suo collo in mezzo a un pallore insolito e commovente. Guai a chiederle dei fatti suoi; tento un altra strada. «Lodo, cos era quel pacchetto sul mio banco? «E che ne so? Sembra che tu abbia un ammiratrice ai piani alti. Comunque, eccolo qua: era finito a terra . «Grazie, sai chi ce l ha messo?