5 37 capitolo Lodovica Dopo il pranzo che non ho mangiato, mi fiondo in camera mia, appena in tempo per chiudermi a chiave dagli assalti di Clara. Non voglio sentire nessuno, non voglio raccontare alla mamma che mi è venuto a riprendere papà, proponendomi di trascorrere le vacanze di Pasqua con lui e non so chi. peggio di quanto credessi. Non reciteremo la parte della famiglia felice, né lo saremo più, mai più. Dal letto conto le mie stupide nuvolette ormai sbiadite dal tempo e dal sole, e incomincio a piangere; vorrei buttarci contro litri e litri di vernice rossa. La mamma bussa alla porta, lo fa sempre, anche quando è aperta. Mi ha sentito, accidenti a lei! «Lodovica, aprimi, amore . «No, mamma, non ho voglia di parlare; sto bene . «No, non stai bene, stai piangendo. Che succede, tesoro? «Niente, mamma, va via, vattene, per favore. Parliamo dopo, domani, in un altro momento, per favore . «Apri, Lodovica . «No! Ancora qualche minuto e mollerà la presa andandosene, come al solito quando insisto. Parte con tutte le buone intenzioni ma, di fronte a quanto sono testarda, lascia perdere. «Sicura che non vuoi parlare? «Sì, sto bene, ti dico .