78 11 capitolo Lodovica Adesso come faccio con la scuola? Chiamo mio padre che nemmeno sa che classe frequento o do un altra preoccupazione alla mamma e le spiego che sto così male, da non riuscire a fare niente e che per questo i miei prof si stanno preoccupando? Io, che dovrei sostenerla, ora ho più bisogno di lei che di qualsiasi altra persona al mondo. Io, che avrei bisogno di un amico, ho deciso di non parlare più a Timoteo. stato davvero stronzo a scuola. Non ha detto nulla, non ha parlato dei suoi problemi, rendendo ancora peggiori i miei. Gli amici non si comportano così. Che vada al diavolo, anzi che gli vada male con i suoi bulli del cacchio: peggio per lui. Vado dalla nonna anch io; qualcos altro mi inventerò per la settimana prossima. Ho voglia di strapazzare Clara, il mio riccetto. Nonna Felicia ha gli occhi sorridenti ma curvati in giù, come se Atlante le avesse caricato il mondo sulle spalle e lei lo reggesse con disinvolta fatica. sempre la prima ad alzarsi, a preparare pane e olio e a controllare la maturazione dei fichi. Non sbaglia mai e si arrampica sugli alberi, più in alto di tutti e li raccoglie in un cesto come quello di Cappuccetto Rosso. Le altre mani si avvicinano. E lei aspetta. Aspetta sempre che i suoi nipoti salgano per mangiare insieme. Non mi piacciono i fichi ma salgo prima di tutti e li mangio lo stesso. non scen-