147 6 La conquista del Santo Graal Una spada per Galahad Ma Galahad era lontano: aveva attraversato una foresta desolata, incontrato molte avventure, e adesso era giunto in un eremo, vicino al castello di Carbonek, dove aveva chiesto ospitalità per la notte. Uno dei monaci, di nome Ulfin, lo accolse gentilmente, lo rifocillò e gli diede un letto per dormire. Ma era destino che quella notte il giovane non dovesse riposare a lungo. Aveva appena preso sonno, che qualcuno si mise a bussare al portone così violentemente, che sembrava volesse buttarlo giù. Ulfin corse subito ad aprire credendo di trovarsi di fronte a un esercito di soldati in assetto di guerra, e invece, con sua grande sorpresa, vide che l artefice di quel baccano era solo una donna: «Voglio parlare col cavaliere vostro ospite , gli disse lei, senza neppure presentarsi. Ulfin si precipitò a svegliare Galahad che accorse subito dalla dama chiedendole cosa volesse. «Armati, e vieni con me , fu la risposta della donna, «fra tre giorni parteciperai all avventura più straordinaria che sia mai capitata a un cavaliere . Galahad si rivestì in fretta e furia, montò a cavallo e seguì la damigella, senza neppure chiederle il suo nome. Cavalca cavalca, giunsero sulla riva del mare. Lì, sulla superficie dell acqua illuminata dalla luna, galleggiava un imbarcazio-