201 8 La fine della Tavola Rotonda e la morte di Artù «Così muoiono i traditori Nel frattempo, a Westminster tutto era pronto per il duello. Anche il rogo su cui avrebbero arso viva la regina, se il suo campione avesse perso la sfida, era stato issato, poco distante dal campo, mentre Ginevra, legata al palo del supplizio, attendeva, preoccupata, l arrivo di Lancillotto. Ma il tempo passava, e del cavaliere non si vedeva neanche l ombra. Così Meliagant, sicuro che l eroe non sarebbe arrivato, chiese di poter combattere contro un altro avversario. Allora si fece avanti ser Lavaine: «Se mi permetti , chiese ad Artù, «vorrei prendere io il posto di Lancillotto e battermi in difesa della regina . «Te lo concedo! Va e fatti onore , rispose il re. Ser Lavaine indossò l armatura, montò in sella e scese in campo. Gli araldi squillarono le trombe per dare il segnale d inizio della sfida, quand ecco sopraggiungere ser Lancillotto, bello come un sogno, in groppa al suo cavallo.Tutti trassero un sospiro di sollievo, meno Meliagant, che non se l aspettava e ci rimase di stucco vedendolo arrivare. L eroe si presentò davanti al trono e riferì al re e alla corte il tranello che costui gli aveva teso. Tutti biasimarono il tradimento, in special modo il re che ebbe parole di dura condanna per il figlio di Bagdemagus. Poi fece subito liberare la regina e le ordinò di sedere al suo fianco, perché credeva ciecamente alla since-
Capitolo 8 - LA FINE DELLA TAVOLA ROTONDA E LA MORTE DI ARTÙ