Premessa A partire dall anno scolastico 1995- 96 sono entrati in vigore i nuovi piani di studio per l indirizzo chimico dell istituto tecnico industriale. In tali piani le discipline di Impianti Chimici e di Chimica Industriale risultano fuse nell unica disciplina di Tecnologie Chimiche Industriali, Principi di Automazione e di Organizzazione Industriale. A partire dall anno scolastico 1997- 98 la seconda prova scritta dell esame di maturità è esclusivamente una prova scritto-grafica di Tecnologie Chimiche Industriali, non più a carattere interdisciplinare come inizialmente era per la sperimentazione Deuterio, e si compone usualmente di tre parti: schema di processo, eseguito secondo le norme UNICHIM, completo di regolazione automatica ed eventualmente corredato di una breve relazione esplicativa; calcolo, che può riguardare bilanci di materia, di energia, dimensionamento di apparecchiature; relazione, che può essere inerente a tematiche sia di processo sia impiantistiche. Con il nuovo Esame di Stato, a partire dal 2000, è stata introdotta la possibilità di scelta tra più quesiti. Nei nuovi programmi, la parte grafica riguarda solo la stesura di schemi di processo, mentre non sono più richiesti gli schizzi delle apparecchiature. Gli argomenti della relazione possono spaziare su tutto il programma, comprendendo anche gli aspetti economici che possono essere presenti anche nel calcolo. Per questo motivo nei temi più recenti sarà dato qualche esempio di relazione, oltre all indicazione delle linee guida per un suo corretto svolgimento. Le relazioni esplicative qui elaborate rispondono in generale alle condizioni di brevità per lo più richieste dai testi dei temi predisposti per le prove scritto-grafiche d esami di maturità tecnica industriale del Ministero della P.I. A qualcuno potranno forse parere perfino troppo succinte talune di queste relazioni; ma forse a costoro non sembreranno più tali se terranno conto della riscontrabile equivalenza e quindi, al limite, della palese ripetitività degli argomenti trattati e delle conseguenti scelte da illustrare in sede di svolgimento dei temi proposti. Solo una visione globale dei contenuti di questa terza parte del presente manuale dunque porterà i lettori ed una obiettiva concordanza con l intenzionale scelta fatta in proposito dall autore per non indirizzare in maniera ripetitiva e prolissa ad imparare come concepire e formulare delle relazioni esplicative di scelte e di contenuti d impiantistica chimica. *** Dopo aver premesso a quest ultima parte del manuale tutto quanto fin ora detto, gli si ritiene ancora pertinente un ultima avvertenza esplicita perché sia compresa l effettiva portata delle scelte risolutive fatte. La soluzione dei temi prospettata non è univoca; è solamente un esempio di risoluzione, tenendo conto della preparazione media degli allievi e dei limiti di tempo loro concessi per l esecuzione. Inoltre il loro svolgimento è da considerare come esempio di esecuzione di schemi d impianto, relativi in modo precipuo al programma del quinto anno. 66