SCHEMA DI MARCIA Questo, che rappresenta lo schema d impianto completo, è più dettagliato di quello di processo e dovrebbe essere elaborato successivamente a questo. Esso deve essere in grado di fornire tutte le indicazioni per l esercizio dell impianto; ciò che comporta il comprendere: le apparecchiature con sigla, funzione ed eventuale elevazione minima; le linee di processo e di servizio (acqua, vapore, scarichi, ecc.); le linee di avviamento, svuotamento, smaltimento prodotti da rilavorare, spurghi; la strumentazione completa, le linee di collegamento con gli strumenti e i relativi azionamenti, allarmi, controlli, ecc.; le valvole, i dispositivi di sicurezza e i by-pass. La compilazione dello schema di marcia che riporti tutto quanto sopra elencato, può diventare molto complessa ed è anche di difficile lettura; il suo tracciamento comporta che si tenga presente che lo stesso dovrà servire non solo da guida per il montaggio dei collegamenti tra i vari elementi dell impianto, ma anche per la conduzione dell impianto stesso. Si comprende quindi che per tracciare un tale schema è necessario passare per una fase di vera progettazione. Per quanto riguarda i problemi grafici, essi non si discostano da quelli in uso per lo schema di processo; unica differenza è che anche le linee vanno siglate e la strumentazione richiede una maggiore completezza. Per semplicità dunque noi in quest ambito ci atterremo agli schemi di processo nel rappresentare graficamente gli schemi d impianto. 4.1 Il controllo nei processi chimici In ogni processo chimico per la sicurezza degli operatori e dell ambiente, per la buona conduzione dell impianto e per la riuscita del processo stesso è necessario controllare le variabili operative. Tale controllo consiste sia nella misura, cioè nella rilevazione dei valori delle variabili, mediante opportuni strumenti, sia nella regolazione, cioè nell intervento manuale o automatico, in modo da riportare le variabili al valore desiderato. Le variabili più comuni da tenere sotto controllo sono: portata; temperatura; pressione; livello. Esistono molte altre variabili, come ad esempio densità e pH di una soluzione, ma esse sono specifiche per casi particolari di lavorazioni e pertanto verranno prese in considerazione solamente nelle operazioni chimiche che le prevedono. La misura delle variabili può essere automatizzata mediante l impiego di strumenti capaci di tradurre in segnale elettrico, pneumatico, digitale, ecc., il valore della variabile da controllare. La regolazione richiede apparecchiature capaci sia di confrontare il valore della variabile rilevata con il valore prefissato, sia di intervenire sui parametri da cui tali variabili dipendono per correggerne lo scostamento dal valore prefissato o per impartire variazioni con sequenze e tempi programmati. Il controllo automatico, grazie ai progressi dell elettronica e dell informatica industriale, sebbene richieda maggiori investimenti rispetto a quello manuale, è sempre più presente negli impianti chimici per i molti vantaggi che comporta, tra cui, in particolare, una maggiore uniformità qualitativa dei prodotti ottenuti e la possibilità di centralizzare i comandi e di evitare gli errori connessi alle operazioni manuali. insostituibile negli impianti continui, mentre è sempre più presente negli impianti discontinui, ed anche negli impianti pilota e di laboratorio. La moderna strumentazione automatica è prevalentemente di tipo elettronico, spesso dotata di microprocessore e programmabile, ed è quindi in grado di assolvere a numerose funzioni, oltre la semplice regolazione. I regolatori pneumatici hanno ormai limitata applicazione per il maggior costo e per le minori prestazioni. Sono, invece, molto diffuse le valvole con servomotori pneumatici, che richiedono quindi dei segnali in pressione, in genere 20 100 kPa. L adozione di servomotori pneumatici evita i pericoli derivanti da eventuali scintille elettriche ed i relativi segnali sono immuni da interferenze, anche se non sono in grado di coprire elevate distanze. In prossimità degli impianti, opportuni trasduttori trasformano i segnali elettrici in pneumatici. 9