Alzato il telo, sento che la folla ride fragorosamente: mi stupisco. Anche il mio amico Milone ride, io invece tremo. Guardo i tre corpi: Per Ercole!, si tratta di tre otri di pelle che perdono vino. Tutti continuano a ridere e mi spiegano che questa è una commedia inscenata per rendere omaggio al dio Riso, divinità molto celebrata in città. Ogni anno bisogna inventarsi una sceneggiata per essere originali. Qui ci sono anche molti templi dedicati agli dei dell’Olimpo. Ora mi ricordo che Birrena mi aveva detto che Ipata compete con Roma per le numerose feste in onore degli dei: Bacco, Flora, Cerere, Saturno, Venere, Nettuno. Me ne torno a casa ancora tremante e non vedo l’ora di coricarmi nel mio letto ed essere accolto da Fotide. Lucio lascia gli allegri compagni e si affretta verso la casa di Milone. Uccide tre uomini malvagi, dove c’erano le sentinelle. (Tre) Le sentinelle condannano Lucio per il male commesso. Il popolo nella piazza rideva. *Populus in foro .* 1. Lucius socios deserit et Milonis domum properat. laetos 2. Tres necat, ubi vigiliae . pravos viros erant 3. Vigiliae Lucium damnant actum. propter malum 4. ridebat Nelle frasi riportate sono presenti alcune regole che troverai nell’unità: aggettivi della prima classe ( ); l’indicativo imperfetto di ( ); l’indicativo imperfetto delle quattro coniugazioni ( ); sostantivi della seconda declinazione in ( ); il complemento di causa ( ). in rosa sum in rosso in verde ir in azzurro in giallo