Cure estetiche
Ultimata l’acconciatura, la donna si affidava alle ancelle affinché
le cospargessero le guance di crema bianca (alba cerussa), le evidenziassero gli occhi, sfumando le palpebre con ombretti e annerissero le ciglia con fuliggine. Anche le labbra assumevano un colore
rosso con l’applicazione di pomate ricavate dal mosto di uva. I profumi, molto apprezzati, erano conservati in preziose ampolle (ampullae); piacevano quelli di gusto orientale prodotti con mirra, spezie, incenso… Ricette (praecepta) dettagliate servivano alla preparazione di creme e di unguenti contro l’invecchiamento e prevedevano ingredienti costosi e difficili da reperire, come farina di corno caduco di cervo. Molto più semplici erano i costumi delle donne romane durante la monarchia e nei primi tempi repubblicani.