Unità 12 La favola di Amore e Psiche ■ La terza declinazione. Il terzo gruppo ■ Il complemento di argomento C’erano una volta in una città un re e una regina che hanno tre figlie bellissime, ma le due maggiori, per quanto incantevoli, non sono paragonabili alla più giovane: ha una bellezza così straordinaria, inaccessibile, che nessuno osa chiederla in sposa. Si sparge la fama che la fanciulla è bella come Venere, non generata dal mare, ma da un seme di gocce celesti caduto sulla Terra. In quel tempo nessuno frequenta più i templi dedicati a Venere, nessuno le porta corone di fiori, i suoi santuari vanno in rovina. È invece alla fanciulla che si fanno doni propiziatori, si offrono fiori intrecciati o sparsi. Una collera violenta infiamma la dea e tra sé e sé dice: “Non posso tollerare che gli onori a me riservati siano rivolti a una comune mortale!”. Chiama suo figlio Cupido, armato di frecce e fiamme, con cui fa innamorare chiunque colpisca, e gli ordina: “Trova quella Psiche, trafiggila con le tue frecce e falla sposare con il più brutto e malvagio degli uomini!”. Venere poi si reca sulla spiaggia più vicina: accarezzata dalla schiuma del mare, è corteggiata dalle Nereidi e dalle schiere dei Tritoni, divinità del mare. Psiche non è felice di essere così bella; le sorelle sono andate in spose, invece lei rimane sola. Il padre, vedendola incantevoli, non sono paragonabili alla più giovane: ha una bellezza così straordinaria, inaccessibile, che nessuno osa chiederla in sposa. Si sparge la fama che la fanciulla è bella come Venere, non generata dal mare, ma da un seme di gocce celesti caduto sulla Terra. In quel tempo nessuno frequenta più i templi dedicati a Venere, nessuno le porta corone di fiori, i suoi santuari vanno in rovina. È invece alla fanciulla che si fanno doni propiziatori, si offrono fiori intrecciati o sparsi. Una collera violenta infiamma la dea e tra sé e sé dice: “Non posso tollerare che gli onori a me riservati siano rivolti a una comune mortale!”. Chiama suo figlio Cupido, armato di frecce e fiamme, con cui fa innamorare chiunque colpisca, e gli ordina: “Trova quella Psiche, trafiggila con le tue frecce e falla sposare con il più brutto e malvagio degli uomini!”. Venere poi si reca sulla spiaggia più vicina: accarezzata dalla schiuma del mare, è corteggiata dalle Nereidi e dalle schiere dei Tritoni, divinità del mare. Psiche non è felice di essere così bella; le sorelle sono andate in spose, invece lei rimane sola. Il padre, vedendola