n Gli aggettivi della seconda classe Oneri e onori L a vecchia ha appena terminato il suo racconto a Carite, quando tornano i briganti con un ricco bottino, mi caricano e di nuovo, attraverso sentieri impervi, mi conducono in una grotta a suon di botte: sono sfinito, dolorante e azzoppato e sento i briganti: Buttiamo l asino in un burrone, ormai un buono a nulla! . Altri farabutti vogliono che ritorni a casa ancora carico di altro bottino: la mia morte non immediata, ma mi dico: Mio caro Lucio, se vuoi salvare la tua pelle, anche se asinina, devi escogitare un piano di salvezza! . Spezzo la cavezza, Carite salta sulla mia groppa e via... fuggiamo. La fanciulla mi dice: Se mi porti in salvo, ti tratter come un principe . Ma ahim , i briganti sono sulle nostre tracce e ci catturano. Torniamo alla casa maledetta, per noi la fine! Ma sopraggiunge un omone, un predone, un certo Emo, che si offre come componente della banda, vantando come padre un famoso brigante. Riesce a conquistarsi la fiducia dei compagnoni offrendo uno squisito vino di Corinto; tutti brindano fino ad ubriacarsi e si stendono a terra, fradici di vino. Sospetto che Emo abbia versato del veleno soporifero. Colpo di scena! Sotto mentite spoglie, il nuovo brigante nientemeno che Tlepolemo, il promesso sposo di Carite, che giunto per liberarla. Dopo aver legato i furfanti, i due giovani salgono sulla mia groppa e fuggiamo. Giungiamo al palazzo di Carite. La folla 228