L amministrazione della giustizia la pena comminata a Verre, disonesto pretore romano, che amministr la Sicilia in modo rapace, depredandola. Processi civili e penali Roma ha governato il mondo con le armi e con l esercito, ma anche e soprattutto con il diritto. proprio questa una grande eredit che i Romani ci hanno lasciato, infatti quel diritto e quelle leggi sono ancora alla base del sistema giuridico italiano e non solo. I processi (iudicia), come del resto oggi, potevano essere civili o penali. Quelli civili riguardavano controversie tra cittadini privati e la pena consisteva in una multa (multa). I processi penali riguardavano invece questioni di interesse pubblico e le pene potevano essere molto gravi e consistere in un risarcimento economico ingente e nell esilio (exilium). A questa categoria apparteneva il processo per concussione (de repetundis), ossia il reato di un pubblico ufficiale, che, abusando delle sue funzioni, costringesse o inducesse alla consegna di una somma di denaro. Amministratori della giustizia La giustizia a Roma era amministrata da un pretore (praetor). Nelle province l amministrazione dei processi penali era invece affidata a un governatore che agiva congiuntamente a un consiglio (consilium) di cittadini romani. I processi avvenivano nel foro; in caso di cattivo tempo potevano avere luogo all interno di basiliche. A partire dal II secolo a.C. furono istituiti tribunali permanenti. I processi erano pubblici e diventavano motivo di intrattenimento popolare. Prima del processo Ogni persona poteva diventare accusatrice di un altra, raccogliendo testimonianze (testimonia), testimoni (testes), prove. Dava quindi vita a un impianto accusatorio (actio), diventando attore (actor). L attore si recava dal pretore e presentava la sua istanza di accusa (postulatio). Seguiva l interrogatorio (interrogatio) del praetor che verificava la fondatezza dell accusa. Se il pretore decideva di istruire il processo, redigeva un documento in cui indicava il diritto violato, la difesa, la data di inizio del processo, di solito dieci giorni dopo gli atti preliminari, garantendo all accusatore un periodo utile per svolgere le indagini. n Statua di Cicerone, grande politico e oratore, vissuto tra il 106 e il 43 a.C. 288