1. Io prego la divinità: “O regina delle dee, desidero essere Lucio, il Lucio che ero!”
Ego deam oro: “Dearum regină, cupio esse Lucius, Lucius qui eram!”

2. La splendida dea appare e mi risponde: “Ho sentito le tue preghiere, sono Iside, venerata dagli Egizi, conosco le sventure che ti hanno tormentato”.
Miră deă apparet et mihi respondet; “Tuas preces audivi, ego sum Isis, ab Aegyptiis honorată, cognosco tuas res adversas, quae te vexaverunt”.

3. E quella continua: “Ci sarà una cerimonia in mio onore, il sacerdote terrà in mano una corona di rose: la mangerai e sarai Lucio; questo è il mio aiuto”.
Et illă continuat: “Meo honore erit caerimonia, sacerdos in manu tenebit coronam rosarum: eam edes et eris Lucius; hoc meum auxilium est”.

4. Mangio le rose, la pelle d’asino cade, ho nuovamente aspetto umano, mi consacro sacerdote di Iside. Giungo a Roma, dove svolgo l’attività di avvocato. Sono felice.
Edo rosas, asini pellis cadit, rursus mihi est facies humană, me consecro Isidis sacerdotem. Romam pervenio, ubi sum celeber advocatus. Felix sum.

Nelle frasi sono presenti alcune regole che troverai nell’unità; i pronomi personali (in rosa); i pronomi e gli aggettivi possessivi (in verde); i pronomi e gli aggettivi dimostrativi (in azzurro); i pronomi e gli aggettivi determinativi (in giallo); i pronomi relativi (in arancione)