Vagabondando per Ipata, mi trovo al mercato e mi imbatto in una lussuosa lettiga che trasporta una gran signora. È una donna bella, vestita con abiti lussuosi, avvolta in una tunica bianca, bordata di bisso con greche ricamate in oro. Soprattutto mi colpiscono i suoi gioielli: i capelli sono fermati da un copricapo d’oro e smeraldi e sulla nuca da uno spillone con una grossa perla. La collana è una vera delizia, perché intrecciata di oro e di ametiste. Dalle sue orecchie pendono orecchini con perle che formano un fiore. La signora mi ferma e mi dice: «Sei Lucio? Somigli in modo impressionante a tua mamma, Salvia! Sono Birrena, tua zia, la sorella di tua madre; io ti ho cresciuto. Voglio che tu venga casa mia; ti tratterò come un figlio. Ti potrai fermare a lungo e faremo offerte agli dei e alle dee perché la Fortuna ci assista». Lucio consegna una lettera a Demea. 1. Lucius Demeae dat. litteras Lucio trova un amico alle terme. 2. Lucius amicum invenit. in aquis Lucio vede una ricca matrona su di una lettiga. 3. Lucius opulentam matronam videt. in lectica Salvia è la madre di Lucio. 4. Salvia Lucii mater . familias est Nelle frasi riportate sono presenti alcune regole che troverai nell’unità: il verbo essere (in ), le eccezioni della prima declinazione (in ), il complemento di stato in luogo (in ). verde rosa azzurro