Unità 0 Caratteri principali della lingua latina Dal latino alle lingue romanze Il latino, lingua parlata dai Latini che si stanziarono nel Lazio intorno all’VIII secolo a.C., ebbe una rapida diffusione in seguito alle numerose conquiste romane. Il dominio di Roma, a partire dal V secolo si estese infatti sull’Italia, sul Mediterraneo, Francia, Spagna, Germania, Britannia, fino al Danubio e addirittura in Asia. Roma poteva perciò definirsi (capitale del mondo). Nelle province conquistate portò il suo apparato amministrativo, culturale, legislativo e anche la propria lingua che si sovrappose alla struttura preesistente (sostrato). Allora, accanto al latino colto usato nei testi letterari, esisteva un , cioè la lingua parlata comunemente nelle famiglie e in pubblico per i rapporti commerciali. Questa andò modificandosi, assumendo una fisionomia particolare e diversa nelle singole regioni. Infatti il latino parlato in Gallia era diverso da quello parlato nella penisola iberica o lungo il corso del Danubio. Con la caduta dell’Impero Romano d’Occidente (476), l’unità dell’Impero venne meno, sia sotto il profilo politico, sia sotto il profilo linguistico e il volgare diede origine alle : italiano, spagnolo, catalano, portoghese, francese, provenzale, ladino, rumeno. Queste lingue venivano parlate in un’area geografica chiamata Romània. caput mundi sermo vulgaris lingue romanze neolatine Le principali lingue neolatine