13 1 capitolo Lodovica L estate iniziata e oggi il tempo urla tutta la sua gioia. I colori abbandonano le sfumature umide e tornano nitidi e decisi. Escono dall orizzonte, gridano. La brezza marina arriva fin qui e mi regala momenti a cui mi voglio aggrappare. Questo il posto dove devo stare, questo il posto che ho scelto per me. Festeggiamo il solstizio. Balliamo una danza strana, divertente, ma dopo poco, non so perch , tutto comincia ad andare pi veloce e io non tengo il passo, mi affanno. Poi le ginocchia si piegano, il pavimento si avvicina alla faccia e io mi ci sdraio sopra, sono di gelatina. Nero. Chiudo gli occhi, mi va di dormire, sono stanca. Eppure ne ho prese solo un paio di quelle pillole, forse tre, oppure quattro. Gli altri parlano, qualcuno urla, ma io non capisco, vorrei solo che mi lasciassero in pace, invece mi stanno addosso. Spostatevi, non riesco a respirare. Timo, dove sei? Perch nessuno mi ascolta? Fanno finta di non sentirmi, dev essere uno scherzo. Ora chiedo ai prof. Vedo la Laudazi preoccupata. Perch Fusoni mi tiene la testa? Ma che succede? Non mi danno retta! Dov Timoteo? Ballava con me un istante fa. Timoteo, il tempo che mi si avvolge intorno, come lana soffice e pura e io aspetto che diventi maglia, in un attesa bella e densa.