81 13 capitolo Lodovica Oggi le gambe sono pi pesanti del solito. Basterebbe molto meno per evitare la scuola: un accenno di emicrania, una mano sul petto accompagnata da un sospiro. Ma non mi va di prendermi in giro. Mi massaggio la schiena e le ginocchia. Non voglio preoccuparmi, ma, da ieri sera, non mi sento bene per niente: mi formicola tutto, vorrei staccarmi le gambe dal corpo, mi sembrano una zavorra che mi ancora sottoterra. Chiss che nervi mi ha toccato quell imbecille di terapista! Per non parlare di quell altro: stupido presuntuoso che cominciava pure a piacermi. Ma chi si crede di essere?! Meglio che non ci pensi, ultimamente mi fisso e poi non mi schiodo pi . Devo concentrarmi su altro: la scuola, per esempio. Ma oggi non riesco nemmeno a vestirmi in modo decente per andarci, mi infilo il jeans a fatica. Odio non riuscire a muovermi come prima: dover chiedere a qualcuno di fare le cose al mio posto, poi, insopportabile. Impiego qualche minuto pi del solito. Mamma si affaccia. Tutto bene?! S , s . Esci per favore? Mi sto vestendo. Appunto. Ti aiuto. Entra senza nemmeno ascoltare quello che le dico. Ma io sistemo l ultimo bottone e mi butto sulla sedia a rotelle, quasi mi cappotto. Mia madre si sposta appena in tempo per non essere investita.