UNITÀ 5 - Gli organi del movimento

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Guarda il video Apparato scheletrico - OVO.com e rispondi alle seguenti domande: da quante e da quali tipi di ossa è formato lo scheletro? Per quanto tempo crescono? Quali strutture garantiscono la flessibilità tra un osso e l’altro?


Compito di realtà

Crampi

Ti sarà sicuramente capitato di avvertire un crampo, una contrazione involontaria violenta e improvvisa della muscolatura striata. Con quali sintomi si è manifestato? Dolore improvviso, sordo, persistente, ...? Il muscolo appariva accorciato, allungato, ...? Ricerca quali sono le cause più frequenti dei crampi e quali comportamenti sono utili per prevenirli. Confrontati con i tuoi compagni di classe su sintomi, cause e rimedi.

1 Il sistema scheletrico

Gli esseri umani hanno una postura eretta, assumono cioè una posizione diritta, e hanno un’andatura bipede poiché si muovono sugli arti inferiori. Il mantenimento della postura e il movimento del corpo sono garantiti dall’intervento di due sistemi di organi: il sistema scheletrico, costituito da circa 206 ossa e dalle articolazioni che le legano, e il sistema muscolare, costituito dai muscoli. Le ossa durante il movimento cambiano la loro posizione grazie all’azione dei muscoli. È facile individuare alcune ossa del corpo: puoi “sentirle” palpandole con le mani; di altre però è difficile immaginare la forma e la disposizione senza effettuare una radiografia.


Com’è fatto lo scheletro umano? Quali sono le sue ossa?
Lo scheletro umano può essere distinto in tre regioni:
- scheletro del capo ( a );
- scheletro del tronco ( b );
- scheletro degli arti ( c e d ).

1.1 Lo scheletro del capo

Osserva e individua le ossa dello scheletro del capo. (Le ossa sono indicate da colori diversi per distinguerle facilmente.) Lo scheletro del capo (teschio) è costituito dal cranio e dalla faccia. Il cranio è formato da 8 ossa saldate fra loro: 2 ossa parietali, 2 temporali, 1 frontale, 1 occipitale, 1 etmoide e 1 sfenoide (queste ultime tre ossa costituiscono la base cranica). Alla nascita gli spazi tra i margini delle ossa del cranio (suture) sono cartilaginei e si dicono fontanelle; esse si ossificano normalmente entro il primo anno di età. Il cranio ha la funzione di proteggere l’encefalo. La faccia è formata da 14 ossa: 2 palatine, 2 nasali, 2 zigomatiche, 2 mascellari, 2 lacrimali, 2 turbinate, 1 mandibolare e 1 vomere. Le ossa da cui è formata la faccia proteggono gli organi di senso e sono tutte fisse tranne la mandibola, che è capace di compiere piccoli movimenti per effettuare la masticazione del cibo e per parlare. La mandibola si articola al cranio mediante due sporgenze dette condili.

1.2 Lo scheletro del tronco

Lo scheletro del tronco è formato dalla colonna vertebrale e dalla gabbia toracica oltre a due “cinture” di collegamento dette cinti, scapolare e pelvico. Osserva nei disegni la colonna vertebrale vista di fronte e di profilo. La colonna vertebrale è formata da 33/34 vertebre sovrapposte a formare un canale in cui è alloggiato e protetto il midollo spinale ; ha anche la funzione di sostenere il capo e la gabbia toracica ed è capace di movimenti di flessione e rotazione grazie alla presenza, tra una vertebra e l’altra, di dischi di cartilagine, un tessuto resistente ed elastico, detti dischi intervertebrali. La colonna vertebrale è suddivisa in “regioni”, ognuna costituita da un certo numero di vertebre. È caratterizzata da un profilo a doppia S con quattro curvature che la rendono particolarmente adatta alla postura eretta:
- la prima, con la concavità rivolta posteriormente, in corrispondenza del collo (regione cervicale);
- la seconda, con la concavità rivolta anteriormente, in corrispondenza delle spalle (regione dorsale);
- la terza, con la concavità rivolta posteriormente, nella regione lombare;
- la quarta, con la concavità rivolta anteriormente, a livello dell’osso sacro (regione sacrale).
Alla nascita la colonna vertebrale presenta una sola curvatura; le altre si formano dal momento in cui il bambino inizia a stare in piedi e camminare.

Osserva nei disegni la gabbia toracica e i due cinti. La gabbia toracica è composta da 12 paia di coste o costole, articolate posteriormente con le vertebre dorsali. Le prime 10 paia si saldano nella parte anteriore allo sterno attraverso dei prolungamenti di cartilagine; le ultime due paia non raggiungono lo sterno (costole fluttuanti). La particolare forma curva, lunga e appiattita delle costole ti suggerisce la loro funzione: proteggere i delicati organi che contengono, i polmoni e il cuore. Inoltre, i collegamenti di cartilagine conferiscono una certa elasticità alla gabbia toracica, permettendole di aumentare il proprio volume interno durante la respirazione. Il cinto scapolare e il cinto pelvico o bacino servono da collegamento tra lo scheletro del tronco e gli arti superiori e inferiori. Il cinto scapolare è composto da due paia di ossa, le clavicole e le scapole; il cinto pelvico è composto da tre coppie di ossa saldate tra loro che formano l’ileo, l’ischio e il pube. Le ossa del bacino sono robuste poiché, oltre a proteggere gli organi dell’addome, sostengono insieme agli arti inferiori tutto il peso del corpo.


1.3 Lo scheletro degli arti

Osserva nei disegni l’arto superiore e l’arto inferiore. L’arto superiore è diviso in tre parti: il braccio, formato da un unico osso lungo e robusto, l’omero; l’avambraccio, formato da due ossa disposte parallelamente, l’ulna e il radio, e la mano, costituita da molte ossa divise in tre regioni, il carpo, il metacarpo, le falangi. Anche l’arto inferiore è diviso in tre parti: la coscia, formata da un osso, il femore; la gamba, con la tibia e il perone, e il piede, diviso in tarso, metatarso e falangi. Nel ginocchio è presente la rotula, un osso che impedisce alla gamba di flettersi in avanti.


HAI CAPITO CHE...

L’arto superiore è formato da braccio, avambraccio e mano; l’arto inferiore è formato da coscia, gamba e piede.

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Le fontanelle

Nel cranio di un neonato le articolazioni non sono ancora completamente saldate tra loro ma sono presenti delle zone, dette “fontanelle”, ancora morbide e membranose. Le fontanelle rendono il cranio del neonato un po’ elastico e deformabile, facilitando la fuoriuscita dal canale vaginale durante il parto. Esse si chiudono completamente entro il diciottesimo mese di vita.

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Le fratture

Ogni giorno le ossa sono sottoposte a forti sollecitazioni, colpi, torsioni o schiacciamenti che fortunatamente vengono quasi sempre assorbiti, ma che in qualche caso possono provocare la rottura di un osso, cioè una frattura. In caso di frattura, la parte del corpo colpita si presenta gonfia e deformata e ogni minimo movimento provoca un forte dolore. In queste circostanze, in attesa dei soccorsi bisogna tenere immobile la parte interessata dalla lesione allo scopo di ridurre il dolore e di evitare il peggioramento della situazione. Se si tratta della frattura di un arto, con molta cautela lo si può bloccare nella posizione in cui si trova steccandolo con oggetti rigidi, ad esempio con dei bastoni. Se si tratta di una spalla si può sostenere il braccio con un telo i cui capi verranno poi legati dietro al collo. In ogni caso è importante che il ferito venga portato al più presto in Pronto Soccorso. Qui, dopo una radiografia indispensabile per accertare l’entità del danno, l’ortopedico (medico che si occupa delle malattie delle ossa) riavvicina le parti dell’osso e applica, a seconda dei casi, un bendaggio rigido o un’ingessatura. Se non ci sono complicazioni, come ad esempio delle infezioni, l’osso si salda riformando il tessuto mancante.