5 Le articolazioni collegano le ossa

Se provi a piegare l’avambraccio verso il braccio, ti accorgerai che il movimento avviene a livello del gomito, dove l’omero è collegato all’ulna e al radio. Perché le ossa possano muoversi, spinte dall’azione dei muscoli, devono dunque essere collegate tra loro: questa funzione è svolta dalle articolazioni.


Che cosa sono le articolazioni? Quale struttura hanno? Quali movimenti consentono?
Le articolazioni sono le zone di contatto tra due ossa: sono formate dalle superfici delle ossa, spesso rivestite da cartilagine, e dai legamenti fibrosi che le tengono insieme. Osserva le articolazioni illustrate in queste pagine.
- Le articolazioni dalla figura 10 alla 13 consentono movimenti molto ampi, sono dei veri e propri snodi e vengono dette articolazioni mobili. A seconda della forma, permettono movimenti di diverso tipo: l’articolazione della spalla e quella dell’anca hanno forma “a sfera” perché l’omero e il femore terminano con una zona arrotondata; permettono movimenti in tutte le direzioni, di rotazione e di torsione. L’articolazione del gomito, ma anche quella del ginocchio, ricordano un po’ il cardine delle porte: la parte finale di un osso a forma di cilindro ruota nella cavità cilindrica dell’altro; la forma è detta “a cerniera” e permette movimenti in una sola direzione, di flessione e di estensione. L’articolazione del piede alla caviglia è piatta e scorrevole ed è detta “piana”; non consente molti movimenti, ma garantisce una certa flessibilità e svolge una funzione di sostegno.


- L’articolazione tra una vertebra e l’altra ( 14) consente movimenti molto limitati ed è detta perciò articolazione semimobile; è costituita da dischi di cartilagine con funzione di cuscinetto ammortizzatore. È di questo tipo anche l’articolazione delle costole con lo sterno.

- Le ossa craniche ( 15) sono unite tra loro da articolazioni fisse, dette suture, formate dai margini dentellati delle ossa stesse; non permettono alcun movimento e sono connesse da un tessuto fibroso. Sono articolazioni fisse anche quelle delle ossa del bacino.

Le articolazioni quindi sono classificate in mobili, semimobili e fisse in base ai movimenti che permettono. Le articolazioni mobili ( 16) hanno una struttura molto complessa a causa della funzione che svolgono: presentano una cavità articolare tra le due ossa in cui è contenuto il liquido sinoviale o sinovia, che funziona da lubrificante per facilitare il movimento. Le superfici delle due ossa, nella zona articolare, sono ricoperte da cartilagine e l’articolazione è racchiusa in una capsula articolare. La capsula è rinforzata da legamenti fibrosi esterni e può contenere dei dischi cartilaginei, i menischi, che hanno la funzione di attutire i contraccolpi dovuti al movimento.

per saperne di più

I paramorfismi

I paramorfismi sono deformazioni della colonna vertebrale che insorgono in seguito a un portamento scorretto e alle posizioni anomale assunte in modo particolare durante le ore passate seduti per lavoro o studio. Sono paramorfismi la scoliosi, l’iperlordosi e l’ipercifosi e colpiscono in prevalenza i ragazzi. Se non sono corretti in tempo, possono provocare danni a tutto l’organismo, persino agli organi interni. Come prevenzione occorre sedersi sempre con la schiena diritta e praticare un’attività fisica che impegni in modo simmetrico ossa e muscoli (molto utile è il nuoto). Per curare le forme più lievi, l’ortopedico prescrive di solito una ginnastica correttiva. Se la malformazione si presenta in forma grave, per raddrizzare la colonna vertebrale si ricorre all’uso di busti e addirittura, talvolta, a complessi interventi chirurgici.

Danni alle ossa e alle articolazioni

- La lussazione avviene in seguito a un urto o a un brusco movimento: l’estremità di un osso “va fuori posto”, esce cioè dalla sua sede articolare. La lussazione è molto dolorosa e presenta gli stessi sintomi di una frattura. Alcune lussazioni sono presenti sin dalla nascita.
- La distorsione si ha quando un osso esce dalla sua sede articolare ma poi ritorna spontaneamente nella sua posizione normale. Quasi sempre guarisce in pochi giorni se si mantiene immobile l’articolazione.
- L’artrosi si manifesta in modo progressivo con il passare degli anni, provocando una diminuzione del funzionamento delle varie parti dello scheletro, soprattutto in corrispondenza delle articolazioni. Non esiste una cura efficace e pertanto occorre prevenire il suo insorgere praticando una moderata ma costante attività fisica per tutta la vita.