Nella specie umana il senso dell’udito è, insieme a quello della vista, uno dei sensi più importanti: la comunicazione avviene infatti in gran parte
attraverso i suoni.
I recettori sonori sono localizzati nella parte più interna dell’orecchio; essi raccolgono suoni e rumori e generano gli impulsi nervosi che inviano al
cervello.
Com’è fatto l’orecchio umano?
Osserva la fotografia 9 : vi è illustrata la parte più esterna dell’organo che comunemente è chiamato orecchio. Più precisamente si tratta del padiglione auricolare, una piega della pelle sostenuta da un’impalcatura di cartilagine. Esso è provvisto di solchi e rilievi adatti a raccogliere i suoni per convogliarli all’interno. Il canale di cui si vede lo sbocco in ogni padiglione è il condotto uditivo; ha le pareti provviste di ghiandole che producono il cerume, sostanza con funzione lubrificante e protettiva. Al termine del condotto uditivo c’è il timpano, una membrana elastica capace di entrare in vibrazione quando è raggiunta dalle onde sonore. La parte fin qui descritta è l’orecchio esterno: oltre il timpano l’orecchio continua con l’orecchio medio e l’orecchio interno.
L’orecchio medio è formato da una cavità, detta cassa timpanica, che comunica con la faringe mediante un canale, la tromba di Eustachio, che ha la
funzione di equilibrare la pressione dell’aria sul timpano. Il timpano infatti è a contatto con l’aria che entra nel condotto uditivo; in caso di suoni
o rumori molto forti, la pressione esercitata dall’aria esterna può diventare tanto elevata da lacerare la membrana che lo costituisce. Ciò accade
raramente, perché questa pressione viene equilibrata dalla pressione dell’aria che dalla bocca arriva al timpano attraverso la tromba di Eustachio.
Nell’orecchio medio si trovano tre ossicini collegati tra loro: il martello, a contatto con il timpano, l’incudine e la staffa, quest’ultima a contatto
con la finestra ovale, una membrana posta all’ingresso dell’orecchio interno. L’orecchio interno è costituito da una serie di canali e piccole cavità
scavate nell’osso temporale e ripiene di un liquido, l’endolinfa. Il canale nel quale si trovano i recettori dell’udito è la coclea o chiocciola; è
chiamato così a causa della sua forma avvolta a spirale, simile al guscio di una chiocciola. Nella coclea è alloggiato l’organo del Corti, in cui sono
contenuti i recettori sonori, cellule dotate di piccole ciglia che si muovono alla pressione dell’endolinfa. Dall’organo del Corti si diparte il nervo
acustico, diretto al cervello.