Le leggi di Mendel valgono anche per l’ereditarietà dei caratteri umani?
Per la specie umana esistono molti caratteri determinati da un unico gene di cui si conosce l’allele dominante e l’allele recessivo. Per questi valgono
le leggi enunciate da Mendel. Un esempio di tali caratteri è il fattore Rh del sangue, che si riferisce a un antigene presente sulla superficie dei
globuli rossi, importante per la compatibilità nelle trasfusioni. Il fattore Rh dipende da un solo gene, cioè da una coppia di alleli: D, dominante, e
d, recessivo, localizzati sulla 1a coppia di cromosomi. Osserva la tabella: gli individui con genotipo omozigote dominante o eterozigote hanno fenotipo
Rh+, cioè presentano l’antigene nel sangue. Gli omozigoti recessivi sono Rh- e non hanno l’antigene.
Numerosi altri caratteri dipendono invece dall’azione combinata di più geni, come ad esempio il colore della pelle, degli occhi, la forma del viso, la
statura. Concorrono a determinare la statura geni per la produzione dell’ormone dell’accrescimento, per la fissazione del calcio, per l’ossificazione e
altri. Per tutti questi caratteri, che presentano una grande variabilità nella popolazione, le regole dell’ereditarietà sono più complesse.