4 Il cuore è il motore della circolazione del sangue
Come funziona il cuore?
Il cuore funziona attraverso diverse fasi di rilassamento e di contrazione del muscolo miocardio, che si susseguono ritmicamente dando origine al ciclo
cardiaco. Qui puoi osservare la radiografia del cuore in due fasi successive.
Come si vede, in a i ventricoli sono dilatati (38 mm) mentre in b sono contratti (27 mm). La fase di dilatazione corrisponde al rilassamento del muscolo
miocardio e viene detta diastole, la fase di contrazione è detta sistole. Le contrazioni degli atri e dei ventricoli non avvengono contemporaneamente.
Quando gli atri si contraggono i ventricoli si dilatano e viceversa. Tra una sistole e una diastole c’è un breve intervallo. Nello schema sono disegnate
le quattro fasi del ciclo cardiaco.
Diastole degli atri.
Gli atri si dilatano e si riempiono di sangue proveniente dalle vene cave e dalle vene polmonari. Le valvole atrioventricolari sono chiuse.
Sistole degli atri.
Gli atri si contraggono e, attraverso le valvole che si aprono, spingono il sangue nei ventricoli.
Diastole dei ventricoli.
I ventricoli si dilatano e si riempiono di sangue. Le valvole atrioventricolari si chiudono.
Sistole dei ventricoli.
I ventricoli si contraggono e spingono il sangue nei vasi sanguigni che partono dal cuore, l’arteria aorta e le arterie polmonari. Si aprono le valvole
che collegano i ventricoli alle arterie.
Il percorso del sangue nel cuore risulta obbligato dalla struttura del cuore stesso: il sangue ricco di anidride carbonica arriva all’atrio destro
attraverso le vene cave, passa nel ventricolo destro e viene spinto nelle arterie polmonari che lo trasportano ai polmoni. Il sangue ossigenato torna al
cuore attraverso le vene polmonari che lo riversano nell’atrio sinistro; poi viene spinto nel ventricolo sinistro e infine nell’aorta. Le contrazioni
del cuore e quindi il battito cardiaco sono regolati da un piccolo gruppo di cellule specializzate, situato nella parete dell’atrio destro.
La nostra volontà non può “comandare” il cuore ma il cervello, in certe situazioni, attraverso i nervi, ne può modificare l’attività. L’attività del
cuore può essere “letta” attraverso l’elettrocardiogramma (ECG), una comune indagine medica che registra gli impulsi elettrici che si producono durante
le fasi di sistole e diastole.
Che cos’è la frequenza cardiaca?
La frequenza cardiaca è il numero di battiti cardiaci al minuto. Osserva il grafico che rappresenta la frequenza cardiaca di una persona adulta, prima,
durante e dopo uno sforzo muscolare. Come vedi, in una persona adulta, in condizioni normali, il cuore batte al ritmo di circa 70 battiti al minuto.
Durante un’attività muscolare o in situazioni di paura, ansia o stress la frequenza cardiaca aumenta: facilmente può raggiungere 100-130 pulsazioni al
minuto e durante attività particolarmente intense anche 180-200. Il battito cardiaco può essere “sentito” anche in zone del corpo lontane dal cuore, ad
esempio a livello del polso dove l’arteria radiale passa in superficie e può facilmente essere compressa contro l’osso con il quale è a contatto, il
radio. Le arterie, essendo elastiche, si dilatano al passaggio del sangue dando luogo alle pulsazioni. Il medico può valutare le pulsazioni appoggiando
il dito indice e il medio sulla parte interna del polso del paziente, in corrispondenza del pollice.