4 LA MALNUTRIZIONE

Quando si sente parlare di malnutrizione viene spontaneo pensare alla denutrizione che interessa soprattutto i Paesi più poveri del mondo, ma:

-    la denutrizione è la mancanza di cibo di chi vive in povertà;

-    la malnutrizione è lo squilibrio tra il fabbisogno dell’organismo e l’assunzione delle sostanze nutrienti: sia quando volontariamente si mangia meno del necessario sia quando si assumono quantità di cibo maggiori di quanto dovuto.

La malnutrizione segue stadi successivi:

-    prima di tutto cambiano i livelli delle sostanze nutritive nel sangue;

-    quindi si modifica l’attività delle cellule;

-    infine, si manifestano i sintomi di malattie che possono portare anche alla morte.

È facile capire perché nei Paesi ricchi siano presenti malattie causate dal consumare troppo cibo; non tutti immaginiamo, però, che in questi stessi Paesi vi siano delle carenze alimentari.

La causa di queste carenze è legata al fatto che molte persone non sanno alimentarsi in modo equilibrato:

-    si affidano a diete “di moda”;

-    esagerano con i cibi “spazzatura”;

-    spesso chi ne fa le spese sono, soprattutto, i bambini e gli adolescenti.


4. 1 L’OBESITÀ

Un altro problema che affligge i Paesi sviluppati è l’obesità, cioè un accumulo eccessivo di grasso nell’organismo. Anche se l’Italia è famosa nel mondo per la dieta mediterranea, è tra i primi Paesi europei a dover fare i conti con l’obesità infantile. Poiché le cause primarie sono un’alimentazione troppo ricca di calorie e la mancanza di attività fisica, l’obesità si può prevenire facilmente. L’obesità, oggi in preoccupante aumento, può provocare malattie croniche molto diffuse, come diabete, problemi cardiaci, tumori.

4. 2 LA DENUTRIZIONE

La denutrizione colpisce i Paesi più poveri del mondo. Se l’alimentazione non fornisce una sufficiente quantità di calorie e proteine, si indebolisce la capacità lavorativa, cresce il rischio di malattie e aumenta la possibilità di danni irreversibili al cervello: in particolare nei bambini viene colpito lo sviluppo fisico e mentale. Nel mondo, secondo le recenti ricerche statistiche, la denutrizione colpisce una persona su tre. Più del 70% dei bambini che assumono poche proteine e calorie vive in Asia, il 26% in Africa e il 4% in America Latina. Congressi e conferenze, che si tengono in ogni parte della Terra, sostengono la necessità di aumentare gli aiuti alimentari a chi ha bisogno e di sostenere campagne per organizzare in modo razionale l’agricoltura dei Paesi poveri, in modo che ottengano raccolti più abbondanti.

TECNOLOGIA, AMBIENTE & SOCIETÀ

I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

I Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) sono tutte quelle problematiche che riguardano il rapporto tra l’individuo e il cibo. Tra essi, figurano l’anoressia nervosa e la bulimia nervosa, malattie quasi esclusivamente femminili, che colpiscono soprattutto le ragazze giovani. Entrambe sono una grave alterazione dell’alimentazione e spesso sono causate dall’insoddisfazione per il proprio corpo. L’anoressia nervosa si manifesta con una magrezza eccessiva ed è dovuta a un comportamento alimentare che ha per scopo il dimagrimento o il mantenimento di un peso inferiore a quello giusto per età e corporatura. In genere è legata a un’idea distorta del proprio corpo e a una ossessione per il proprio peso, che permangono anche quando la magrezza è visibile a tutti. La persona anoressica combatte con la sua fame e le necessità del suo corpo ed è sempre decisa a sottoporsi a sacrifici fisici continui. La bulimia nervosa, invece, induce chi ne soffre a ingurgitare quantità spropositate di cibo. Poi, per evitare che l’assumere troppe calorie renda evidente un aumento di peso, il malato mette in pratica episodi di compensazione (vomito autoindotto, uso esagerato di lassativi e diuretici, intensa attività fisica). I disturbi del comportamento alimentare sono di natura psichiatrica e causano complicanze gravi a carico di parecchi organi (cuore, stomaco, intestino, reni). Se ne occupano medici con differenti specializzazioni: psichiatri, psicologi, dietologi, nutrizionisti che cercano di riconoscere questi disturbi il più presto possibile e seguono chi ne è affetto con farmaci, sedute di tipo psicologico e terapia familiare.