3 LA PIETRA

LA PIETRA NELLE ANTICHE COSTRUZIONI - per saperne di PIÙ!
La pietra è un materiale facile da trovare e facilmente adattabile a più scopi: si può scagliare come un’arma, si può lavorare come la selce, si può utilizzare per le costruzioni. Ma, oltre a essere un materiale con cui si fabbricano oggetti di uso pratico, la pietra ha assunto, sin dagli inizi della storia, anche un significato simbolico quando è stata impiegata per scopi legati alla religione. Un esempio di uso simbolico della pietra è il complesso di Stonehenge (in Inghilterra, vicino a Salisbury), un circolo di enormi massi risalente alla seconda metà del II millennio a.C. FIG. 5, con ogni probabilità destinato al culto del Sole. La costruzione di Stonehenge fu realizzata quando nell’antico Egitto era già stato eretto il monumentale complesso delle piramidi di Giza FIG. 6, risalente più o meno allo stesso periodo in cui in Sardegna apparvero i nuraghi FIG. 7, costruzioni di pietre sovrapposte senza calce realizzate tra il 1800 e il 1100 a.C. Le pietre naturali hanno dunque un ruolo culturale di primaria importanza: sono infatti la materia prima maggiormente utilizzata per realizzare manufatti antichi FIG. 8.
Il ciclo di lavorazione della pietra si compone dell’estrazione, del taglio in lastre e della lavorazione delle lastre.
L'estrazione della pietra
Avviene nelle cave, che possono essere:
- a cielo aperto quando, come a Carrara (nelle Alpi Apuane), la pietra viene tagliata in blocchi regolari estratti direttamente in superficie FIG. 9;
- sotterranee quando lo scavo per l’estrazione avviene sottoterra.
FIGURA 9 Una cava di marmo a Carrara.
FIGURA 10 Taglio di un blocco di granito con disco diamantato.
I principali tipi di pietra naturale utilizzati in edilizia sono il marmo, il granito, il porfido e l’ardesia.
► Marmo. È una roccia metamorfica composta in prevalenza da carbonato di calcio: è stato ed è tuttora usato per le sculture, ma, più comunemente, viene utilizzato nelle pavimentazioni interne e nei ripiani di bagni e cucine. Il nostro Paese possiede una grande varietà di marmi, provenienti dalle Alpi Apuane, da Verona e da molte altre località sparse nel territorio nazionale FIG. 11.
► Granito. È una roccia magmatica di tipo intrusivo, che resiste più del marmo alla compressione e agli acidi. Il granito viene usato per le pavimentazioni interne ed esterne e per il rivestimento dei muri esterni.
► Porfido. È una roccia magmatica effusiva, che resiste bene agli sbalzi termici, proprietà che lo fa preferire nelle pavimentazioni stradali
FIG. 12 e nelle opere esterne. Cave di porfido si trovano nella provincia di Trento.
► Ardesia. È una roccia metamorfica da cui si possono ottenere lastre molto sottili e particolarmente resistenti alle intemperie: per questo motivo vengono soprattutto utilizzate per rivestire i tetti FIG. 13.
Altri tipi di pietra utilizzati in edilizia sono rocce sedimentarie come le arenarie, metamorfiche come gli gneiss, vulcaniche come il basalto, calcaree come il travertino molto usato nell’antica Roma.
L’uso della pietra come materiale da costruzione ha caratterizzato l’architettura di ogni epoca, ma ha dato origine a una grande quantità di rifiuti da smaltire; basta pensare che di un blocco di pietra o di marmo, meno della metà diventa prodotto finito, il resto è materiale di scarto.
Il taglio, la rifilatura e la levigatura della pietra vengono effettuati con un gran dispendio di acqua (usata per raffreddare gli utensili diamantati e per abbattere le polveri) e di energia elettrica; sono però operazioni che danno anche risultati positivi: producono uno scarto che, se lasciato depositare e sottoposto a filtraggio per recuperare la parte acquosa, trasforma i fanghi di lavorazione in un prodotto riutilizzabile.
Questi scarti, se pressati e colorati, con piccole aggiunte di resine naturali (intorno all’1%) formano un materiale che si può ridurre in lastre, molto simili alla pietra per aspetto e prestazioni, lavorabili anche più facilmente (avendo una struttura omogenea) della pietra naturale, con cui si possono ricavare elementi per pavimentazioni e rivestimenti.
La pietra riciclata consente di:
- sostituire al costo dei rifiuti (dovuto all’ingombro e allo smaltimento) una risorsa economica;
- ottenere da sottoprodotti che non si possono adoperare materie prime utili per un’edilizia compatibile con l’ambiente;
- evitare l’impoverimento delle cave di materiale naturale, contribuendo a limitare il consumo indiscriminato del nostro patrimonio naturale e ambientale.