TECNOLOGIA, AMBIENTE & SOCIETÀ
IL PERICOLO DEI METALLI PESANTI
Sono chiamati metalli pesanti quelli che hanno una densità maggiore di 4,5 grammi per centimetro cubo. Tra essi ci sono il ferro, il cromo, il mercurio, il nichel, il piombo, l’alluminio e molti altri.
I metalli sono presenti nel nostro corpo e sono indispensabili per le sue funzioni vitali se sono presenti nelle giuste quantità: in percentuali maggiori diventano tossici.
L’assunzione dei metalli nel nostro corpo avviene, oltre che con l’alimentazione, anche in modo spesso non voluto: tramite la respirazione in ambienti inquinati o bevendo acqua trasportata da condutture in piombo e poco controllata.
La caratteristica che rende i metalli pesanti pericolosi è il bioaccumulo, cioè la tendenza ad accumularsi in alcuni tessuti degli esseri viventi provocando effetti negativi sulla salute.
Poiché l’eliminazione avviene solo parzialmente per mezzo della salivazione, del sudore o delle urine, i metalli possono depositarsi, senza dare segnali immediati, nel fegato, nei reni e nelle ossa e possono determinare o aggravare alcune malattie.
Per evitare le intossicazioni, i sistemi ci sono, e ci si può difendere su fronti diversi:
- conviene utilizzare pentole e altri strumenti di alluminio sempre senza raschiarli e senza impiegarli troppo a lungo;
- dobbiamo controllare che tipo di acqua beviamo e dobbiamo berne molta, per facilitare l’espulsione dei metalli con le urine;
- occorre alimentarci in maniera corretta, soprattutto per quanto riguarda l’assunzione di frutta e verdura cruda, possibilmente biologica.