Piccola storia della bicicletta
Il primo vero antenato della bicicletta è il velocifero progettato nel 1791 dal conte francese Mède de Sivrac, in Francia. Era una struttura rigida
in legno, con ruote allineate fissate da due perni alla struttura. Montando a cavalcioni ci si dava la spinta coi piedi, ma si poteva solo
andare dritti. Nel 1816 il barone prussiano Karl Drais costruì un velocifero chiamato draisina con la ruota anteriore sterzante, capace
quindi di cambiare direzione. Nel 1861 il meccanico francese Ernest Michaux montò su una draisina i primi pedali, fissandoli sulla ruota
anteriore.
Il veicolo si perfezionò molto alla fine dell’Ottocento, montando sul telaio i pedali collegati a una ruota dentata che, grazie a una catena, trasmetteva il movimento alla ruota posteriore.
Le ruote, prima in legno e poi di gomma piena, verso il 1889 furono sostituite da pneumatici a camera d’aria, formati da un copertone di plastica con all’interno un tubo in cui viene immesso del gas. All’inizio del Novecento nacquero le prime gare ciclistiche che diedero un grande impulso all’uso della bicicletta.