2.1 Il CARATTERI MOBILI E LA CARTA
Prima della tecnica messa a punto da Gutenberg nel 1455, la carta veniva stampata con matrici intagliate nel legno: costruire una matrice richiedeva moltissimo tempo FIG. 1.
La grande novità del metodo di Gutenberg stava nel fatto che su un’intelaiatura si inserivano, uno a uno, i caratteri, cioè le lettere, i numeri e i segni ortografici necessari per la composizione delle parole.
Il tipo di carattere, l’ampiezza delle righe e il numero di righe per pagina venivano di volta in volta decisi in tipografia.
Terminata la composizione (cioè la disposizione dei caratteri del testo che si voleva riprodurre), la pagina, costituita dai caratteri mobili, veniva messa in un torchio, inchiostrata e pressata su un foglio di carta su cui restava impressa la stampa.
L’invenzione dei caratteri mobili e il numero crescente di libri prodotti resero necessaria una quantità di carta sempre maggiore.
Per molto tempo la carta si produsse mettendo a macerare degli stracci, con un sistema molto costoso: solo nel 1845 il tedesco Friedrich Gottlob Keller brevettò il procedimento per ottenere la carta dalla pasta di cellulosa del legno, diminuendo in modo notevole i costi di produzione.
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Il meccanico tedesco Friedrich Gottlob Keller (1816-1895) mise a punto il sistema di fabbricazione della carta a partire dalla pasta di legno: costruì la prima macchina per estrarre dal legno le fibre, da cui, dopo averle macerate, si otteneva la pasta di cellulosa. Prima dell'impiego della pasta di legno, la carta si fabbricava con gli stracci, lasciati a macerare, ma era un procedimento che diventava sempre più costoso. Dopo molti tentativi, Keller nel 1844 produsse il primo pezzo di carta con la sua macchina e chiese
al governo tedesco di finanziarne la produzione in larga scala: il governo rispose negativamente e Keller cercò l'aiuto economico di un ricco imprenditore, Heinrich Voelter, con cui brevettò una macchina impasta-legno molto efficiente. Quando nel 1852 il brevetto stava per scadere, Keller non aveva i soldi necessari per rinnovare la sua parte e Voelter continuò da solo la produzione ottenendo grandi profitti. Keller visse gli anni seguenti in povertà, abitando in una modesta abitazione messa a sua disposizione da alcuni produttori di carta a lui riconoscenti: solo verso la fine della sua esistenza ottenne diversi riconoscimenti per la sua invenzione.