3. 1 L’ILLUSIONE DEL MOVIMENTO: IL CINEMA
Il cinema è un mezzo di comunicazione in cui si ha la proiezione su uno schermo di una serie di immagini che ci danno l’illusione del movimento.
Come si crea questa illusione? In realtà, ciò che noi vediamo sullo schermo è una sequenza rapida di fotografie, chiamate fotogrammi, realizzate dalla macchina da presa e proiettate una dopo l’altra, sfruttando il meccanismo che il nostro occhio adotta per vedere le immagini e inviarle al cervello.
Possiamo dire che il nostro occhio funziona come una macchina fotografica:
- i raggi luminosi riflessi dal primo fotogramma della pellicola cinematografica passano attraverso la pupilla come attraverso un obbiettivo;
- quindi vanno a imprimersi sulla rètina, che è una membrana, posta in fondo all’occhio, sensibile alla luce come la pellicola fotografica;
- l’immagine resta impressa sulla rètina per una frazione di secondo (circa un quindicesimo), il tempo necessario per essere “letta” e memorizzata dal cervello, per poi sparire;
- a questo punto il nostro occhio vede il secondo fotogramma, formando sulla rètina la seconda immagine che sparirà lasciando il posto alla terza e così via, alla velocità di 24 immagini per ogni secondo;
- il cervello, ricevendo immagini, peraltro molto simili tra loro, in rapida successione, le legge e le memorizza come se fossero unite, creando così la sensazione del movimento.
Le riprese cinematografiche possono essere fissate su pellicola che sino a pochi decenni fa era di celluloide (poi sostituita dal polietilene), mentre oggi è digitalizzata tramite un sistema che trasforma i suoni e le immagini in dati informatici, fissati su supporti come i DVD e interpretati da appositi lettori.