6 LA SELVICOLTURA E L’ARBORICOLTURA DA LEGNO
La selvicoltura (o silvicoltura) si occupa dell’impianto, dello sfruttamento e della conservazione dei boschi.
È un’attività di grande importanza ambientale, perché i boschi ospitano un numero molto elevato di specie animali e vegetali.
L’intervento più consueto della selvicoltura è il taglio di rinnovazione, che consiste nella sostituzione, in un bosco, di alberi adulti con piantine giovani della stessa specie.
Ogni volta che si fa un prelievo di legname in un bosco occorre fare il rimboschimento: a ogni albero tagliato deve corrispondere almeno una nuova pianta.
Le funzioni del bosco sono tre:
1. produrre ossigeno e assorbire anidride carbonica;
2. trattenere l’acqua piovana per rallentare la sua discesa a valle;
3. tenere insieme con le radici il terreno, evitando frane e smottamenti.
La selvicoltura si distingue dalla arboricoltura da legno perché è localizzata in aziende agricole sorte su terreni fertili, pianeggianti o poco pendenti e comunque facilmente accessibili ai mezzi meccanici.
Lo scopo dell’arboricoltura da legno, a differenza della silvicoltura, è tagliare completamente gli alberi, che vengono considerati solo come materiale legnoso da utilizzare nell’edilizia e nell’industria della carta.