La televisione è un sistema di telecomunicazione in cui vengono trasmesse immagini in movimento, tramite onde elettromagnetiche.
È il mezzo di comunicazione con il quale, prevalentemente, ci si informa e si ricercano momenti di svago e di evasione nel tempo libero.
Arrivata dopo i giornali, le riviste e la radio, la televisione è rapidamente diventata il mezzo più importante, che ha segnato e sta ancora segnando
le abitudini di tutti noi.
La televisione sino a oggi ha visto nell’utilizzatore un soggetto passivo che subisce i programmi che gli vengono presentati.
Con la tecnologia digitale, con ogni probabilità, l’integrazione con Internet svilupperà sempre di più un tipo di televisione
interattiva, dove l’utente si costruirà un programma personalizzato e aderente alle proprie esigenze.
5. 4 COME AVVIENE LA TRASMISSIONE TELEVISIVA?
La trasmissione televisiva avviene in un modo molto simile a quella radiofonica: la differenza sta nel fatto che, oltre al segnale audio captato dal
microfono, si aggiunge il segnale video che entra nella telecamera.
I due segnali, nella stazione emittente, devono essere modulati e sovrapposti all’onda elettromagnetica portante.
Questo segnale molteplice viene inviato all’antenna trasmittente che lo diffonde.
Per coprire porzioni significative di territorio e per superare gli ostacoli naturali, vengono installati dei ripetitori di segnale.
Sui tetti delle nostre case le antenne riceventi captano il segnale che viene inviato, come avviene per la radio, al sintonizzatore, al
rivelatore e all’amplificatore.
A questo punto il segnale audio viene trasmesso agli altoparlanti che lo traducono in onde acustiche, mentre il segnale video genera l’immagine che
vediamo sullo schermo del televisore.
Fino a non molti anni fa, il televisore era considerato un mobile: le sue dimensioni erano piuttosto ingombranti, soprattutto per lo
schermo, sulla cui superficie un grosso cinescopio con un tubo a
raggi catodici proiettava le immagini FIG. 13.
I televisori oggi in commercio sono realizzati con tecnologie migliori che consentono la produzione di schermi molto sottili, nell’ordine
di pochi centimetri. Gli schermi moderni sono di tre tipi.
1. Gli schermi al plasma sono formati da una serie molto fitta di cellette che contengono un gas
che si comporta come un buon conduttore di elettricità, stimolato dai campi elettromagnetici. Le cellette sono rivestite internamente di fosfori
colorati.
Lo stimolo elettrico crea una piccola scarica la cui luce è amplificata dai fosfori.
Questi schermi non hanno bisogno di un’illuminazione posteriore e possono raggiungere grandi dimensioni, senza perdere in qualità dell’immagine.
2. Gli schermi a cristalli liquidi, chiamati anche LCD, sigla di Liquid Crystal Display, sono costituiti da una rete molto fitta di
celle a cristallo liquido. Ogni punto di un’immagine è formato da tre cellette (una rossa, una verde e una blu) che, combinandosi, danno vita a tutti
i colori.
Gli schermi LCD non emettono luce, quindi devono avere un’illuminazione posteriore fornita da speciali lampade a fluorescenza FIG. 14.
3. Gli schermi a LED, sigla di Light Emitting Diode, sono un tipo particolare di schermi LCD che, al posto delle lampade a
fluorescenza, come illuminazione posteriore utilizzano i LED, piccolissimi diodi che forniscono una luminosità più
alta. Siccome i diodi sono più piccoli delle lampade, permettono la costruzione di televisori dallo schermo sottilissimo.