Quando, durante la Preistoria, l’uomo inizia a coltivare, deve anche imparare a conservare i prodotti della terra.
Tra l’VIII e il III millennio a.C. l’uomo comincia a lavorare la creta e le pelli, a fabbricare i tessuti e a scambiare i prodotti in eccesso: nasce e
si sviluppa il baratto.
Dal III al I millennio a.C. le civiltà dei grandi fiumi (stanziate lungo i corsi dei fiumi Nilo, Tigri ed Eufrate e Indo) sviluppano l’agricoltura,
l’architettura e il commercio.
Nel I millennio a.C. si costruiscono strade, si dà impulso alla navigazione, aumentano i commerci. Viene introdotto l’uso della moneta. Tutti i popoli
impiegano gli schiavi, soprattutto per le costruzioni.
Dal III secolo a.C. al VI secolo d.C. a Roma si sviluppano le attività commerciali e finanziarie e nascono imprese con molti dipendenti.
Dal Medioevo al Rinascimento i monasteri diventano i centri delle attività produttive e culturali. Sono secoli di instabilità politica in cui prevale
largamente l’economia agricola.
Dal XII al XVII secolo nascono le banche e si definiscono i ruoli del mercante e delle associazioni di mestiere.
Dal XVIII al XIX secolo con le nuove scoperte vengono introdotti più moderni metodi di produzione dei beni, migliorano le tecniche agricole, si
sviluppa il sistema industriale, si perfezionano i servizi finanziari.
Nel XX secolo l’economia mondiale è dominata dall’industria e dai servizi: si diffonde l’uso dei mezzi di comunicazione, aumenta il tenore di vita dei
Paesi sviluppati e il divario fra questi e i Paesi poveri.
Il XXI secolo si annuncia come il secolo di Internet e della globalizzazione ossia dell’unificazione del mondo dal punto di vista economico, culturale
e dei consumi.
1. 2 I DIVERSI TIPI DI BISOGNI
Innanzitutto i bisogni dell’uomo possono essere primari e secondari.
► Bisogni primari. Sono riferiti alle prime esigenze che l’uomo deve soddisfare: mangiare, vestirsi, avere un tetto sulla testa, riprodursi.
► Bisogni secondari. Sono le esigenze che, se appagate, migliorano il tenore di vita dell’uomo: si chiamano secondari perché
vengono soddisfatti solo dopo aver appagato quelli primari. Dei bisogni secondari fanno parte la cultura, lo svago, i viaggi.
Inoltre i bisogni possono essere individuali e collettivi.
► Bisogni individuali. Sono riferiti alla persona singola e dipendono dalle sue caratteristiche.
► Bisogni collettivi. Si riferiscono alle persone che appartengono a una collettività organizzata, a una società. Sono bisogni collettivi,
per esempio, quelli legati all’ordine pubblico e alla giustizia.
Un particolare tipo di bisogno collettivo è quello pubblico che non può essere soddisfatto senza un intervento da parte dello Stato o dei suoi
organismi locali (Regioni, Comuni). Un tipico esempio di bisogno pubblico è avere una buona qualità dell’aria che può essere garantita da un
ente pubblico tramite delle politiche che limitino l’inquinamento.