La Borsa valori è un mercato, sottoposto a un regolamento, in cui si scambiano i prodotti finanziari al prezzo ottenuto dall’incontro
tra quello proposto dai venditori e quello che i compratori sono disposti a spendere.
Ognuno dei Paesi economicamente sviluppati ha una o più città in cui ha sede la Borsa valori (in Italia, a Milano).
Oggi però la Borsa non è più solo un luogo fisico dove si svolgono le contrattazioni: negli ultimi trent’anni l’utilizzo massiccio dei sistemi
informatici ha dato avvio alle contrattazioni per via telematica, che ormai detengono il primato di diffusione.
Gli operatori si collegano sul mercato telematico dove possono effettuare ordini di vendita o di acquisto in tempo reale.
Ciò che fa ciascun operatore può essere visto immediatamente da tutti gli altri, consentendo di determinare il prezzo del titolo subito e in
modo trasparente.
Nelle moderne Borse si scambiano diversi prodotti finanziari, ciascuno nel relativo comparto della Borsa.
La Borsa tratta principalmente le azioni, le obbligazioni, i titoli pubblici.
► Le azioni sono una frazione minima del capitale di una società e possono essere acquistate da chiunque; sono un documento
cartaceo che assegna al titolare:
- la qualità di socio;
- la partecipazione agli utili dell’impresa (quando ci sono) attraverso la distribuzione annuale di un dividendo;
- il diritto di voto nell’assemblea della società.
Le azioni sono scambiate in Borsa dove ogni giorno viene riportato il prezzo ufficiale di scambio di ognuna di esse.
► Le obbligazioni sono titoli di credito emessi da società o enti pubblici che riconoscono a chi li acquista il diritto di rimborso
della somma e di un interesse stabilito al momento dell’acquisto.
Da parte della società emittente l’obbligazione è dunque un debito nei confronti di chi sottoscrive le obbligazioni.
Le società emettono i titoli obbligazionari per poter disporre di denaro per sostenere e migliorare le proprie attività.
Il rimborso dei titoli avviene alla scadenza dell’obbligazione (fissata al momento dell’emissione in cinque anni, dieci anni, ecc.); gli interessi
sono pagati con cadenza semestrale o annuale.
► I titoli pubblici sono obbligazioni emesse dallo Stato che consentono al possessore di farsi rimborsare, alla scadenza, la somma
impegnata e di ricevere con cadenza semestrale o annuale gli interessi. In sostanza, è un prestito che il cittadino fa allo Stato.
I titoli pubblici sono chiamati anche titoli di Stato: costituiscono una voce importante delle entrate dello Stato e sono classificati, in base
alla data di scadenza, come titoli a breve o a lunga scadenza.
I titoli pubblici sono i Buoni Ordinari del Tesoro (BOT), i Certificati di Credito del Tesoro (CCT), i Buoni del Tesoro Poliennali (BTP)
che hanno interessi diversi a seconda delle scadenze.
I titoli pubblici costituiscono il debito pubblico dello Stato.
I FONDI DI INVESTIMENTO - per saperne di PIÙ!
Un fondo comune di investimento consiste in un patrimonio collettivo derivato dalla raccolta di capitali e risparmi dei piccoli risparmiatori.
Ogni risparmiatore possiede una quota del fondo comune d’investimento, in proporzione all’importo versato.
I risparmiatori affidano la gestione dei propri risparmi a una società che li investe in modo diversificato (in azioni, in obbligazioni, ecc.) per
ridurre il rischio dell’investimento (in questo modo, infatti, se un titolo perde, un altro può guadagnare).
Il fondo si dice “comune” in quanto suddiviso tra un ampio numero di soggetti investitori (sottoscrittori del fondo).
I singoli investitori non hanno alcun potere decisionale sulla scelta dei titoli, ma sono informati sul tipo e sul rischio dell’investimento.