4. 2 LA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI
Lo sviluppo tecnologico ha influenzato direttamente e migliorato grandemente la medicina, soprattutto nel campo della diagnòstica. La
diagnostica per immagini (in inglese, imaging)
è la disciplina che osserva e analizza le parti dell’organismo umano non direttamente visibili: vasi sanguigni, ossa, organi interni,
ecc.
Tra le più utilizzate tecniche di imaging vi sono la radiografia, l’ecografia, la
tomografia assiale computerizzata (TAC).
4. 2.1 LA RADIOGRAFIA
La radiografia nacque nel 1895 con la scoperta dei raggi X, da parte del fisico tedesco Wilhelm Conrad Rontgen.
Questi raggi, precedentemente sconosciuti (da qui l’X del nome), sono un tipo di radiazione elettromagnetica, come le onde radio o le
onde luminose.
A differenza della luce, i raggi X possono però entrare nel corpo umano permettendo al medico radiologo di ottenere le immagini delle strutture interne,
che vengono viste direttamente su un monitor TV (o su un computer) oppure vengono stampate su una speciale pellicola ► FIG. 4.
Gli esami radiografici hanno un ruolo importante nella diagnosi da parte del medico FIG. 5. Sono normalmente effettuati per:
- l’individuazione di disturbi delle ossa (artrite, fratture);
- l’osservazione dei polmoni e di organi cavi come l’intestino (preventivamente riempiti con liquidi densi che permettono di migliorare l’osservazione);
- la cura dei tumori dove vengono usati per distruggere le cellule tumorali;
- le manovre di piccola chirurgia (per esempio, il posizionamento di strumenti medicali nell’organismo).
4. 2.2 L’ECOGRAFIA
L’ecografia è una tecnica poco invasiva che permette di osservare gli organi del nostro corpo con l’utilizzo
delle onde sonore ad alta frequenza (ultrasuoni non percepibili dal nostro orecchio) che attraversano i tessuti: è lo stesso principio utilizzato dal
sonar delle navi per localizzare la posizione dei fondali marini.
Il medico ecografista:
- sparge una certa quantità di gel non tossico sulla zona da osservare per eliminare l’aria che passerebbe tra la sonda e la
pelle, disturbando la comunicazione dei segnali;
- appoggia una sonda manuale sulla pelle del paziente, in direzione della zona da osservare.
In questo modo:
- la sonda invia impulsi di onde sonore nella parte interessata (per esempio, l’addome);
- queste onde sonore in parte vengono riflesse dalla parete addominale creando degli echi che si trasformano in immagine sul
monitor dell’apparecchio;
- il computer della macchina ecografica calcola in tempi rapidissimi l’intervallo trascorso tra l’ultrasuono inviato e l’eco
ricevuto;
Un medico mentre esegue un'ecografia.
- grazie a questi calcoli, effettuati punto per punto dello schermo in tempo reale, l’apparecchio ricostruisce
l’immagine, consentendo anche di distinguere eventuali movimenti.
Le moderne apparecchiature hanno in dotazione software particolarmente elaborati che mettono le immagini a fuoco a diverse profondità e le
rendono visibili anche in modo tridimensionale, permettendo informazioni più dettagliate.
L’ecografia, nonostante le macchine utilizzate siano sempre migliori, è comunque una tecnica che dipende molto dalle capacità dell’operatore, dalla
sua sensibilità di osservazione e dalla sua esperienza.
INVASIVA
Diagnosi o cura che richiede la penetrazione in una cavità dell’organismo di una sonda; si dice anche di una malattia che tende a diffondersi
nell’organismo.