INFANZIA IRC all included Qual la vera ricchezza? Se ti avvicini te lo spiego con una carezza L INCIPIT La scuola dell infanzia un luogo di incontro per bambini provenienti dalle pi diverse realt familiari. Alcuni bambini hanno molti fratelli, altri sono figli unici; alcuni vivono solo con un genitore, altri ancora addirittura con i nonni e alcune famiglie hanno pi di un abitazione: queste differenze suscitano molte domande nei bambini. Questi, infatti, si accorgono fin da subito delle disparit sociali e cercano spiegazioni, confrontando lo status sociale della propria famiglia, ovvero ci che conoscono meglio, con quello delle altre o con lo stereotipo delle famiglie rappresentate nei mass media. Perci non mai troppo presto per parlare di ricchezza, anzi, bene farlo affinch non passi il messaggio che solo chi ricco felice. Mi capita spesso che i miei alunni mi dicano: «Sai, maestra, quando sar ricco mi comprer una Lamborghini». Allora io puntualmente rispondo: «Perch non sei gi ricco? Non sei forse molto amato? Ti renderebbe pi felice la Lamborghini che passare del tempo con la tua famiglia?». Solitamente ci pensano un attimo e precisano «S , ma quando sar grande!». Nel nostro tempo, purtroppo, i bambini appena si affacciano alla vita sono prima consumatori che persone, pertanto fondamentale dare loro modo di comprendere che per essere felice non necessaria la ricchezza materiale: necessario tener vivi in loro la meraviglia di tutto ci che cos prezioso da non avere un prezzo. La parabola dei gigli nel Vangelo di Luca tratteggia in modo nitido quale sia la vera ricchezza: amare ed essere amati. Per trasmettere questa grande verit ai bam- 22 L Ora di Religione Novembre 2025 bini, prima di tutto bisogna permettere loro di fare esperienza del sentirsi amati. S , amati anche da noi maestre e maestri, altrimenti richiamo di non essere testimoni credibili. C ERA UNA VOLTA La ricetta di Bruno Ferrero (Racconto tratto da 365 piccole storie per l anima, Elledici, 2018, p. 358). Una bambina consegn alla maestra un foglietto su cui aveva scritto la sua personale ricetta di vita . Diceva: «Ci vogliono quattro abbracci al giorno per sopravvivere; ci vogliono otto abbracci al giorno per tirare avanti; ci vogliono dodici abbracci al giorno per crescere». Nei a disposizione la scheda con i disegni della CAA (Comunicazione Aumentativa e Alternativa).