PREFAZIONE Herman Melville, uno dei maggiori scrittori di ogni tempo e paese, non è autore semplice né facile, per vastità di produzione, ricchezza e profondità di contenuti, stilo complesso e linguaggio elaborato. In libri di avventure sui mari e nei cuori celebrò l audacia dell uomo nell impatto con la natura, con i suoi simili, con se stesso e con atavici miti perenni. In tutte le sue opere, sottesa a molteplici simboli, è presente la critica realistica alla società in cui viveva, fosse un residuo del passato remoto (guerra, invidia, perversità) e prossimo (razzismo, schiavitù, sadica disciplina militare) od una tara del presente (sperequazioni economiche, mistificazioni commerciali o pseudoreligiose, eccessiva fiducia in un progresso civile esclusivamente materiale), in contrapposizione romantico-utopistica con la vita primitiva , secondo lui semplice e felice, negli arcipelaghi australi. Tale protesta costante, proiettata su un piano esistenziale, è condensata e ribadita in Billy Budd. Si tratta di una fabula di mare, in cui i personaggi assumono connotazioni metastoriche e valenze quasi metafisiche, pur inserendosi concretamente nel tempo: il 1797, l anno degli ammutinamenti e del massimo rigore nella marina inglese. La narrazione è breve, lineare e compatta, con poche digressioni; gli scontri sono spietati, ma ragionevoli , non più titanici e fantasiosamente barocchi come in Moby Dick; e il risultato appare, sotto il profilo etico ed artistico, uno dei fiori più tardi e più belli del rigorismo puritano in America, in quanto l Al di là non sembra per tutti, anzi non è garantito - forse - neppure ai migliori, e solo qualche intangibile segno ne è trepida spia ed insieme speranza. Un giovane marinaio, l innocenza, la bontà e la bellezza personificate, avendo colpito a morte un superiore malvagio, che, mosso da torbide passioni, l accusava falsamente di rivolta, è riconosciuto colpevole di delitto capitale e giustiziato per ordine di un capitano retto ed onesto, ma assai rigoroso, quasi un buon padre all antica. Il tutto rappresenta un mito intimo, innestato su uno sfondo storico e su un retroscena familiare (un cugino primo dell Autore aveva presieduto ad una corte marziale sommaria e condannato a morte, senza prove tangibili, anche un diciottenne). la tragedia dell uomo come persona o maschera pubblica, della forma e della vita , con termini pirandelliani, ma, qui, con prototipi che si perdono nella notte 11