Capitolo 21 Una pausa riflessiva segna l inizio del capitolo, che riconduce l attenzione del lettore sui recenti episodi di ammutinamento, nel cui contesto si doveva porre il grave caso appena accaduto. Il narratore osserva anche che, nella situazione specifica, il rapporto innocenza-colpevolezza, rappresentato da Claggart e Billy, era tutt altro che chiaro, in quanto bene e male, vittima e colpevole, si presentavano sotto un duplice ed antitetico aspetto. Ciò provoca un attenta riflessione nel capitano, uomo prudente, ma rigoroso: egli è consapevole della delicatezza della questione, poiché l azione di Billy, se risaputa dall equipaggio, potrebbe riaccendere la possibilità di un ammutinamento. Convoca, quindi, la corte marziale, di cui fanno parte il capitano della fanteria di marina, il primo luogotenente e l ufficiale di rotta. La scena si sposta nella cabina dove si è svolta la precedente tragedia: qui viene di nuovo chiamato Billy, che riafferma con semplicità la propria lealtà al re, nega di conoscere fatti o episodi sospetti, né sa spiegare perché Claggart possa nutrire motivi di ostilità nei suoi confronti. Allontanato Billy, davanti all evidente imbarazzo dei componenti la corte, il capitano esprime in termini chiari la situazione: è evidente che il bel marinaio è innocente dell accusa rivoltagli e che la giustizia morale non può condannarlo. Ma essi devono eseguire le norme del Decreto sull ammutinamento. Non c è, dunque, che una soluzione: la condanna a morte di Billy. 219