INTRODUZIONE 1. ITALO SVEVO. VITA E OPERE L esistenza di Svevo scorre entro canoni di normalità borghese, cui corrisponde una altrettanto spregiudicata intensità e ampiezza di esperienze culturali. Svevo introietta alcune specifiche qualità della cultura triestina e asburgica, che egli accentua alla luce di una sofferta spiritualità ebraica di cui assorbe e modernizza i tormenti, portandoli a confronto con alcune delle più avanzate tematiche culturali del mondo borghese, prima tra tutte la psicanalisi. Ettore Schmitz nasce a Trieste il 19 dicembre 1861, figlio di Francesco e Allegra Moravia, di origine israelita. La famiglia era agiata, e numerosa la figliolanza, tra cui andrà ricordato il fratello minore Elio, che fu sempre particolarmente vicino ad Ettore e scomparirà nel 1886. Il padre, dopo un inizio quale impiegato, nel 1861 apriva una ditta di commercio in proprio, che almeno per alcuni anni ebbe vita florida, fino al fallimento avvenuto, causa sia incapacità del titolare, sia una legislazione che aveva eliminato alcune facilitazioni commerciali e fiscali, nel 1883. L evento del fallimento paterno rappresentò probabilmente per lo scrittore futuro una prima immagine di inettitudine nei confronti della vita che rispecchiava non solo una astratta condizione umana, ma una propensione famigliare. Dopo aver frequentato nei primissimi anni la scuola israelitica e in seguito, dal 1872, una scuola privata, divenne dal 1874 convittore, assieme al fratello Adolfo, presso il collegio Brussel sche Handels-und Erziehungsanstalt a Segnitz am Mein nella Baviera francone, presso Wurzburg. Avvenuto il rientro a Trieste nel 1878, seguì per due anni studi di tipo tecnico-commerciale presso l Istituto Superiore Pasquale Revoltella . Ma ormai era già in atto il declino economico del padre (scomparirà nel 1892, l anno di uscita di Una vita), e il giovane Schmitz, in attesa di trovare un lavoro, compie i primi esperimenti letterari quale scrittore di teatro, iniziando due commedie: un Ariosto governatore e La rigenerazione. 15