SCHEDA CRITICA 3 Narratori di Guido Piovene La recensione dello scrittore Guido Piovene è sintomatica delle prevenzioni che la cultura ufficiale italiana ha avuto nei confronti di Italo Svevo e del suo romanzo più importante, considerato scadente e moralmente inaccettabile. I cenacoli parigini, non contenti di regalarci pose e snobismi letterari sempre nuovi, ci regalano anche le celebrità italiane . Italo Svevo, commerciante triestino, scrittore di tre mediocri romanzi, valutato da noi, secondo i suoi meriti, con una rispettosa indifferenza, è improvvisamente annunciato come un grande scrittore da uno scadente poeta irlandese abitante a Trieste, l Joyce, uno scadente poeta di Parigi, Valery Larbaud, e un critico, il Crémieux, che, essendo intenditore di cose francesi, passa in Francia come intenditore di cose italiane; forse perché ne conosce pochissimo, fra gente che non ne conosce nulla. Quale il merito dello Svevo? D essersi avvicinato, più d ogni altro italiano, a quella letteratura passivamente analitica, che ebbe i suoi fastigi in Proust, ed è arte scadente, se arte è opera d uomini vivi ed attivi; se un pittore vale più d uno specchio. I cenacoli italiani, servilmente, accettarono la nuova gloria; ma essi, per fortuna, sono così estranei al pubblico e alla letteratura viva, che tutto rimase lì. Tuttavia un romanzo, Senilità, stampato in piccola tiratura nel 1898, che nessun critico aveva menzionato né lettore acquistato, dové ristamparsi; e abbiamo la ristampa sott occhio (Ed. Morreale, Milano. In 16°, pag. 289, L. 9). Sì, è il solito uomo irresoluto e introspettivo, il solito impiegatuccio malato di sadismo analitico, in cui certuni credettero di definire il mal di secolo ; e non ci dettero altro che la biografia d un poltrone. Ma queste ambizioni intellettuali, non sorrette da un forte temperamento, rimangono sovrapposte, estranee al romanzo, incomprensibili. Ben altro, in questi scrittori, è spontaneo! Una inclinazione verso il mediocre, il raffinatamente ripugnante; verso l abiezione morale ch è troppo timida per diventare vizio; la mania dei personaggi fisicamente spiacevoli, dei pazzi quieti, dei baci tra donne belle e uomini disfatti in situazioni ridicole, delle bambine che abbracciano senza purezza gli uomini quarantenni. So bene che non v è una pagina, in questo romanzo, sconcia o ardita; ma v è quell impossibilità di 589