CAPITOLO XVII Burrasca, anzi tempesta, quel giorno, in casa di don Diego1. Stellina aveva avuto, la mattina, un violento scoppio d ira contro il marito, il quale, da che era entrato in convalescenza, era diventato, poverino, insopportabile. Aveva scritto al padre ingiungendogli di venire subito subito a prendersela, altrimenti si sarebbe buttata giù dal balcone. Don Marcantonio era accorso in gran furia insieme con la moglie, e col deliberato proposito d imporre alla figlia il rispetto più devoto al marito, e a Pepè Alletto il divieto assoluto di frequentar la casa del genero. Ciro Coppa e Pepè, entrando nel salotto, trovarono Stellina in lagrime, abbandonata su la spalliera del divano. La si-donna Rosa le sedeva accanto con gli occhi bassi, le labbra strette e le mani intrecciate sul pacifico ventre2. Don Marcantonio passeggiava, con le mani dietro la schiena, gridando rimproveri alla figlia, per modo che li udisse don Diego tappato in camera da letto. Nel vedere il Coppa, smise subito di gridare, e gli andò innanzi, premuroso: - Pregiatissimo signor avvocato! Quant onore, quest oggi... Baciamo le mani, don Pepè... Rosa c è il signor avvocato Coppa... Mi duole che... Stellina sù, figlia mia, 1 Burrasca...Diego: ricorrendo all uso di uno stile nominale (cioè escludendo i verbi), l Autore condensa i fatti ed ottiene, nell incipit di questo capitolo, un effetto di grande vivacità. 2 pacifico ventre: tutto, in donna Rosa, rivela sottomissione al capofamiglia, dagli occhi bassi al ventre pacifico . 119