CAPITOLO XXIII Pepè Alletto si era spiegato l impegno posto da Ciro nel condurre a buon fine l impresa, come effetto dell eccessiva indole1 di lui. Quando però lo vide tutto inteso a sgomberar la casa della mobilia vecchia per comperarne altra nuova, cominciò a entrar davvero in sospetto non gli avesse dato di volta il cervello. «Possibile che faccia tutto questo per me? 2 Intanto non ardiva domandargli nulla. Dopo la vittoria, Ciro, anziché mostrarsi lieto, diventava di giorno in giorno piu cupo. - Pepè, - gli disse una mattina, tirandolo per la giacca, in disparte, con gli occhi foschi. - Devi dirmi la verità: prometti prima però, che me la dirai. Se menti, guaj a te: non ti dico altro. Pepè, contento in fondo che si venisse a una spiegazione, benché il modo un po lo apprensionisse3, promise. - Non so più da quanti giorni- riprese Ciro, - ho perduto la pace. Ricordo che tu una volta mi dicesti che Mauro Salvo, quel buffone, corteggiava Stellina. vero? - vero; ma, non corrisposto! - rispose Pepè, cercando con un sorrisetto d appianar la ruga minacciosa su la fronte di Ciro. - Giuralo! - esclamò questi. - Che vuoi che giuri? - disse Pepè. - Lo so io, e basta. 1 eccessiva indole: ostinazione. 2 per me?: Pepè, che non ha mai avuto il coraggio di intavolare con il cognato un discorso franco, comincia ora ad avere dubbi sempre più fondati sulle sue intenzioni. 3 apprensionisse: preoccupasse. 151