CAPITOLO IV Circa due mesi dopo si celebrarono in casa Ravì le nozze tanto combattute. Don Diego indossò per la quinta volta la lunga napo1 leona memore di quattro sponsali;2 non per avarizia, ma perché veramente era ancor nuova, sebbene di taglio antico, custodita per tanti anni con la canfora e col pepe nella cassapanca di noce stretta e lunga come una bara. Giù per il cortile le grosse papere non lo riconobbero in quell insolito arnese3 e coi lunghi colli protesi lo inseguirono fino al portone strillando come indemoniate4. «Eh eh, le anime delle defunte mogli! 5 pensò don Diego, arricciando il naso; e, correndo, se le cacciava dietro con le mani. - Sciò! sciò! Marcantonio Ravì aveva largheggiato molto negli inviti, volendo, almeno in apparenza, il consenso popolare. Nessuno gli levava dal capo che la disapprovazione di tutti 1 napoleona: tipo di pesante pastrano di foggia militare, simile a quello ricorrente nell iconografia di Napoleone. 2 sponsali: matrimoni. 3 arnese: abbigliamento. 4 lo inseguirono...indemoniate: il buffo inseguimento dell imminente sposo da parte delle oche avvia la descrizione dei fatti del giorno su un tono di divertita ironia che si manterrà per l intero capitolo, nonostante il dolore di Stellina e quello, riflesso, di Pepè. 5 le anime...mogli: don Diego, che crede ciecamente negli spiriti, ritiene che le anime delle precedenti mogli si siano momentaneamente incarnate nelle oche e lo inseguano per punirlo della sua decisione di risposarsi, che esse giudicano un tradimento. 55