CAPITOLO V - Nossignore, bestia! T insegno io come si fa in questi casi. Làsciati servire da me. Ciro Coppa, tozzo, il petto e le spalle poderosi, enormi, per cui pareva anche più basso di statura, il collo taurino, il volto bruno e fiero, contornato da una corta barba riccia, folta e nerissima, la fronte resa ampia dalla calvizie incipiente1, gli occhi grandi, neri, pieni di fuoco, passeggiava per il suo studio d avvocato con una mano in tasca, nell altra un frustino che batteva nervosamente su gli stivali da caccia. Le bocche di due grosse pistole apparivano luccicanti su le ànche, oltre la giacca. Pepè Alletto era venuto da lui per consiglio. Aveva ricevuto la mattina stessa una lettera del Borrani. Questi non intendeva sfidarlo per l insulto e lo schiaffo a tradimento della sera avanti, perché - diceva - alla cavalleria suol ricorrere chi ha paura, e lui non voleva nascondersi dietro le finte e le parate, tenendo per burla una sciabola in mano: lo metteva pertanto in guardia: lo avrebbe preso a calci, ovunque lo avesse incontrato, foss anche in chiesa. Pepè Alletto avrebbe voluto che il Coppa si recasse dal Borrani per fargli ritirare, con le buone o con le cattive, questa lettera. Non che avesse paura; non aveva paura di nessuno, lui: ma, ecco, a farla a pugni, come i ragazzacci di strada, si sa! per la sua complessione...2 così mingherlino... 1 incipiente: che stava iniziando a manifestarsi. 2 complessione: costituzione fisica. 61