CAPITOLO X Quante spine da quel giorno ebbe il letto per il povero Pepè! - Mi dica, dottore, quando potrò alzarmi? Non ne posso più! Ma il medico non gli dava retta: si tratteneva da lui pochi minuti, costernato1 di ben altro: del grave rischio che correva in quel momento la signora Filomena. E il Coppa che non se ne voleva dar per inteso, pretendendo dal medico la guarigione della moglie, come se, avendo sofferto e speso tanto per lei, si credesse in diritto di non perderla! Da una settimana non chiudeva occhio, non prendeva se non qualche raro cibo, li accanto al letto, forzato dalla stessa moglie, da cui non distraeva lo sguardo un solo minuto. Credeva veramente di lottare così contro la morte2, e non gli pareva possibile che questa gli portasse via la moglie da sotto gli occhi mentre egli teneva lì ferma, vigile, agguerrita in difesa di lei la propria volontà. Non ascoltava nessuno, per non allentare d un attimo quella tensione violenta di tutte le forze del suo essere, a guardia dell inferma. E se il medico gli diceva qualche cosa: - Non so nulla, - gli rispondeva invariabilmente. 1 costernato: afflitto. 2 Credeva...morte: Ciro Coppa non può concepire l esistenza di un nemico sfuggente e subdolo come la malattia; egli ha bisogno di porre il confronto sul terreno di una lotta aperta, combattuta con il vigore e la forza di volontà. Perciò gli pare che lo sforzo fisico e la tenacia necessari alla lunga veglia dell inferma siano armi con cui poter veramente combattere il male che la insidia. 85