LA FOLLIA DI TRISTANO Thomas Quella bevanda fu la nostra morte. Tristano ritorna in Bretagna, dove tutti lo accolgono festosamente. La sua angoscia però è tale, che egli non riesce a provare gioia per nulla. Neanche l’affetto della sua sposa gli dà sollievo: l’eroe pensa soltanto a Isotta la Bionda, che lo ha trattato in modo oltraggioso. Così, non resistendo al dolore, parte di nascosto travestito da miserabile e ritorna a Tintagel. Poi penetra nel castello del re, si finge pazzo e riesce a parlare alla regina. Sulle prime lei non lo riconosce e lo tratta malamente, quindi si ritira nelle sue stanze e narra tutto a Brangean. L’ancella capisce che quel folle in realtà è Tristano; la regina però dubita sempre: troppo diverso è l’eroe dal pazzo ripugnante che ella aveva dinanzi. Infine Tristano, dopo averla convinta della sua identità, si allontana da lei, per timore di essere scoperto dal re.