IL SALTO DALLA CAPPELLA

Chi ne vedesse corpo e portamento,
troppo avrebbe il cuore vile
se non avesse pietà di Isotta.

Béroul

La notizia della condanna a morte di Tristano e Isotta si diffonde in un baleno. Il popolo, che li ama moltissimo, cerca d’intervenire in loro favore e scongiura il re di usare clemenza; ma egli è inflessibile e non ascolta ragione. Il destino però ha disposto altrimenti per i due giovani: così, mentre Tristano si avvia verso il luogo dell’esecuzione, d’un tratto vede una chiesa, chiede ai guardiani che lo scortano di entrarvi a pregare, ed essi glielo concedono. Tristano entra; nella cappella c’è una grande finestra, egli la apre e si lancia nel vuoto. L’eroe non muore, ma si salva miracolosamente per intervento divino, poi fugge insieme a Governal e si rifugia nel folto di una macchia. Nel frattempo re Marco consegna Isotta a un gruppo di lebbrosi; Tristano tuttavia riesce a sorprenderli mentre si addentrano nel bosco, a liberare Isotta e sparire con lei nella selva.